D’accordo, questo è un genere di questioni che non prevedono risposte certe e incontrovertibili. Io, però, provo a dare la mia. Mi piacerebbe sapere anche il parere di altri tifosi. Credo che con la squadra dell’anno scorso non avrebbe vinto nessuno. Fosse pure nato a Betlemme e vissuto a Nazaret. Sono altrettanto convinta che l’affabulatore dai bei capelli avrebbe bucato pure quest’anno. Intendiamoci, non è che ami alla follia Allegri. Con lui ho vissuto momenti davvero burrascosi. Il peggiore? A Madrid. Il Trio Lescano con le due punte. Ambro unico incontrista. Non ci ho visto più! Sono stata orrendamente rigettata negli incubi di un passato che tornava a strangolarmi e distruggermi. Nessuna speranza per l’avvenire. Poi….i tre mediani. Ma vieni! Penso che, al di là dei fondamentali acquisti di Ibra e del Boa, ci sia stata una svolta tattica decisiva nella nostra stagione. Quale? Quella di mettere un giocatore come Ambro, prima, e come Van Bommel, poi, davanti alla difesa. Max è stato aiutato dall’indisponibilità di Pirlo? Be’, un Pirlo sano avrebbe giocato, sì, ma sul centrosinistra. Nella posizione, cioè, ultimamente occupata da Seedorf. Con quell’altro, il centrale, mancando Pirlo, sarebbe stato niente popodimeno che Clarencetta. Ne sono sicura. Nell’Inter ha messo Thiago Motta, e non Cambiasso, in quel ruolo.
Un momento di libidine assoluta per me è stato quello della liberazione dall’uomo della mattonella, il suonatore di bonghi. L’avrei vissuto sotto il regno del Narciso? Ottima la mossa del Boa trequartista. Quanta panca avrebbe fatto una forza della natura come il Prince con il profeta dell’amore? Mica ha i piedi vellutati lui. (Anche se non sono disprezzabili, eh!) La squadra sarebbe stata una creatura solida e compatta, pur se non brillantissima, o un arcipelago di solitudini dislocate sull’intera lunghezza del campo? Per quel che concerne la gestione delle sostituzioni, invece, non sono stati fatti passi avanti. Ho spesso rivissuto le sensazioni già provate con Narciso e con Carletto. Un’altra cosa che mi dà fastidio è l’emarginazione di Emanuelson. Max, devi provare Urby! Dobbiamo capire se lui può essere un tassello importante del nostro futuro! Tutto sommato, comunque, a me sembra che sul versante allenatore abbiamo fatto un bel progresso. Se Moratti optasse per la conferma, io brinderei. Questione maglie nuove. Non mi piacciono. Mi ricordano la divisa indossata da Tognazzi in “Amici miei” , quando si liberò della contorsionista con il trucco del Rigatino. Forse, però, con una spruzzata di tricolore l’effetto cromatico migliorerà. A dire il vero, a me interessa di più quel che sta sotto la maglia. Per quanto concerne i modelli che hanno sfilato…
Faccenda rinnovi. Confermerei senza dubbio Ambro. Lo merita. E ci sarà molto utile. Non ha mai preteso stipendi astronomici. E’ stato spesso penalizzato, non solo a causa dei tanti infortuni, peraltro curati spesso male, secondo me. Me lo ricordo a Eindhoven. Fu splendido. Segnò il gol dell’ 1-2. Cocu ci fece il terzo nel recupero. E lui, all’ultimo secondo, nella nostra area arpionò , con le sue immense leve, un pallone velenoso che ci avrebbe condannato all’eliminazione. Pirlo e Seedorf giocarono quella partita sulle ginocchia, in evidente debito di ossigeno. Erano spremuti come limoni. Il premio per Ambro? La panchina, tre giorni dopo, contro la Juve. Gli altri due a passeggiare stancamente per il campo. Lui e Dhorasoo, un tipetto che mi piaceva molto e, naturalmente, non giocava mai, lasciati ad ammuffire. Perdemmo, ovviamente. Ancelotti volle privilegiare la qualità… Grrrr!!!!!!!! Ma torniamo a noi. Confermerei anche Nesta. Al posto di Mexes avrei preferito un buon giovane, da far crescere con gli insegnamenti di Sandro. Astori, per esempio. Per quel che ha fatto, non si può negare un contratto a Van Bommel. Pippo? In alcuni momenti lo guardo con ammirazione. Che carattere, ragazzi! In altri mi sembra un po’ patetico. Se si vuole gratificarlo, va bene. Per ovvi motivi, però, deve essere uno in più. Lui è l’unica vera prima punta in rosa. Ce ne vuole un’altra. Non di primissimo livello, perché i titolari sono Ibra e Pato. Un uomo d’area, che abbia fame, sappia partire dalla panchina e consideri meravigliosa e imperdibile ogni opportunità che gli venga concessa.
Seedorf e Pirlo? Grazie. E’ stato bello. Salutiamoci con tanto affetto e tanta, reciproca, riconoscenza. Negli ultimi 4 anni hanno ricevuto molto di più di quello che hanno dato. Gli ingaggi, pesantissimi, hanno fagocitato risorse importanti. La loro presenza sarebbe ingombrante sia per le pretese economiche che per quelle tecniche. La crescita della nuova squadra non può essere frenata da chi pretende il posto fisso per questioni di gerarchie. Senza quei due si perde in tasso di classe? E’ vero. La Champions non si può vincere senza un’adeguata qualità? Giusto. Allora cerchiamo di incrementarla con acquisti di giovani che siano anche dinamici. Un grande centrocampista è davvero indispensabile. Come un ottimo terzino sinistro. Dai, Società! Va’ avanti con la strategia dei progetti. Basta con la politica delle cariatidi dal tocco vellutato, per favore. Forza Milan! Facci sognare!