Il rimbalzo si è momentaneamente
esaurito in Europa, mentre in USA l’indice SP500, dopo la
chiusura dei mercati europei, è tornato addirittura significativamente
sui suoi passi. Possiamo quindi certificare l’esaurimento
del primo impulso del rimbalzo e prepararci a testare la solidità
dei compratori, che dovranno infoltirsi per neutralizzare le prese
di beneficio di quelli che la scorsa settimana, in prossimità
dei minimi, hanno impostato operazioni di “mordi e fuggi”
e, dopo il violento rimbalzo delle prime sedute di questa settimana,
stanno giustamente intascando. La correzione del rimbalzo è
pertanto naturale e non deve sorprendere affatto. Però,
per veder aumentate le possibilità di inversione rialzista
di breve periodo, dovremmo assistere a dimostrazioni di tenuta
del mercato al di sopra dei minimi della scorsa settimana e, successivamente,
allo sfondamento convinto delle resistenze, che ora stazionano
in area 1.220-1.230 sull’indice americano.
Il nostro FTSE-MIB è stato beneficiato dalla buona performance
dei titoli bancari, di cui è pieno. Ieri ha addirittura
dato l’impressione momentanea di riuscire a violare l’area
di resistenza di 14.920, ma non ce l’ha fatta. Stamattina
dall’Asia sono giunte indicazioni di tenuta, con i listini
che non si sono fatti troppo impressionare dallo scivolone americano
di ieri. Se la giornata odierna dovesse portare buone notizie
dal fronte politico europeo (in Germania il Parlamento vota su
fondo salva stati ESFS e la troika degli esaminatori incontrerà
nuovamente il governo greco per valutarne gli sforzi e dare eventualmente
il via libera al finanziamento da 8 miliardi di euro) oggi potrebbe
essere la volta buona per sfondare e puntare al successivo ambizioso
livello di area 15.600-15.700, dove troviamo la media mobile a
50 periodi e il massimo del rimbalzo di fine agosto.
E’ presto per illudersi, ma batti e ribatti (già 3
volte è stata testata l’area 14.900), anche i muri
più solidi si possono abbattere.