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A Londra. Anche se c'è il sole non ci si puo' illudere, dura poco.Nei musei si entra gratis perché nella metropolitana che hai preso per arrivarci sei già diventato povero.Al posto di olio e aceto ti portano barattoli di salse da trapianto di fegato garantito.Se non sanno darti indicazioni stradali ti danno il cellulare del cugino di terzo grado che di sicuro ti puo' dire almeno la ricetta di famiglia della apple pie.Si mangia Shepherd's Pie o Fish and Chips. Oppure si mangia francese, italiano o orientale.Harrods è una Little Italy. Anzi, trovare un inglese è come giocare a Cluedo. Segue Portobello e Piccadilly Circus. Ma c'è notevole scarto.I prezzi di Portobello sono inversamente proporzionali ai chilometri percorsi, ovvero: cammina de più e spenderai meno dal barbone in fondo alla via che per disperazione ti fa metà prezzo.Le zone di aggregazione sociale sono appena sopra la soglia del film muto. Se il decibel si alza c'è di sicuro almeno un italiano.In aereoporto non ti aspetterà mai nessuno. In Italia ci sono sempre migliaia di persone agli arrivi che attendono il tuo ritorno con la gigantografia di Padre Pio o gli striscioni di San Siro.I bambini corrono nei parchi in maniche di camicia e gilet con 9 gradi e l'umido di un raviolo al vapore. Gennarino da Massa Lubrense anche al mare ci va con la canotta della salute.
Memorie di Viaggio. Londra vorrei tornare a trovarti, magari prima di Natale, tu aspettami !...