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Vietato parlare di rimpasto di governo perché sa troppo di prima repubblica e quel termine non si confà a chi a chiacchiere dice di voler rottamare il vecchio, ma poi di fatto ricicla, rimpasta e cambia tutto per non cambiare niente! Ma di rimpasto trattasi. Un rimpastino, vecchia maniera, che rimette in ordine gli equilibri con i nuovi alleati, i transfughi di Denis Verdini, e i vecchi alleati di Angelino Alfano che ad oggi conta più poltrone che elettori! Insomma, il “premier senza voto”, pur di tenerseli buoni e pronti a votargli la prossima fiducia, li accontenta tutti e porta la squadra di governo da 56 a 64 membri. Con le nuove nomine Renzi ha arricchito così il suo government-team di un nuovo ministro e sette sottosegretari. E poi dicono che il Jobs act non crea nuovi posti di lavoro!