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Il rinascimento-parte prima la casa

Da Marta Saponaro
IL RINASCIMENTO-PARTE PRIMA LA CASA
Se prima di leggere questa mia proposta desiderate una rinfrescata più approfondita riguardo a questo periodo,  vi rimando a Wikipedia. Dal mio canto ricordo, in breve, che si indica un'epoca storica che abbraccia la seconda metà del Quattrocento fino alla prima parte del Cinquecento. Si può dire che termina il Medioevo e la società è in cammino verso il mondo moderno con una rinascita (da qui Rinascimento) della cultura europea nei vari ambiti: lettere, arte, musica, architettura, scienza, filosofia, diritto... Parlando di Rinascimento non ci si può esimere dall'Umanesimo che è stato fonte imprescindibile. Il fatto che nell'umanesimo l'uomo diventa il centro dell'universo slegandolo dai dettami divini è fondamentale per dare una carica alle novità e alla ricerca. Inoltre, altro fattore notevole, in questi anni nei vari ducati , comuni italiani, per esempio, sono presenti tanti Signori, che assunsero un atteggiamento mecenatesco. Per esempio a Firenze, Lorenzo il Magnifico accolse e mantenne una gran moltitudine di uomini di lettere, intellettuali, artisti e pittori. Firenze fu la culla del rinascimento che da qui, poi, si espanse per tutta Europa. Eredità dell'Umanesimo fu il metodo nuovo di studiare e comprendere senza più limitarsi al sapere. La speculazione intellettuale aveva come fine quello di trovare delle leggi per procedere nella sperimentazione. Questa mentalità fece riprendere la ricerca scientifica. Non divinae litterae ma humane litterae con l'interpretazione dei fatti in chiave umana e non divina. Personaggi famosi del rinascimento furono Michelangelo, Raffaello, Masaccio, Donatello e Brunelleschi, in campo artistico; Machiavelli, Boccaccio e Petrarca nella letteratura; Leonardo da Vinci nelle scienze, oltre che nella pittura, scultura ed invenzioni. Per alcuni storici il Rinascimento inizia con la fine del Medioevo ed è stato un movimento di rottura con esso (Jacob Burckhardt), per altri una continuità (Konrad Burdach). Verso la seconda metà del Cinquecento le Signorie perdono il potere e si iniziano ad instaurare i primi Stati Nazionali,  l'Europa intera vive un nuovo periodo di lotte anche a causa della riforma protestante. Questo è l'inizio della fine di questa grande epoca.

Ma come si viveva, com'era la casa, che giochi si facevano nel Rinascimento?
Prima di tutto vi propongo questo video dove assisterete a delle danze tipiche del tempo con la musica in voga in quegli anni presso le corti. Perciò immergetevi in questa atmosfera e provate ad immaginarvi di essere a Firenze presso la corte di Lorenzo il Magnifico durante una serata di balli tra i cortigiani e le dame.
L'associazione culturale e promotrice di questo video su YouTube è attiva da più di venti anni nella musica e balli rinascimentali.
Se desiderate ascoltare altre musiche simili allora recatevi su questo sitotvplayvideos.com.

Vediamo che man mano che ci si allontana dal periodo buio medioevale la dimora muta. Infatti i paesi e le città, durante i secoli detti bui,  presentavano, nelle zone più popolari, viuzze anguste, scure e sporche le case erano addossate le une sulle altre e quasi tutte erano realizzate in legno. Nel Rinascimento il gusto abitativo si rinnova. Nei palazzi signorili gli ambienti diventano più sontuosi e viene espresso il gusto per gli oggetti dalle fattezze raffinate. Ma anche nelle case dei ceti più bassi la situazione cambia. Se prima le persone vivevano in ambienti ristretti bui e sporchi ora si cerca di definire un ambiente privato, dove si svolge la vita della famiglia ed uno per la rappresentanza e il lavoro. Diventano di moda gli appartamenti. Con la metà del cinquecento anche le case più popolari iniziano ad usare i vetri alle finestre per ripararsi dagli agenti atmosferici. Dalle strette finestre ogivali, tipiche dell'arte gotica, si passa alle ampie aperture ad arco o rettangolari che fanno entrare molta più luce. Le vetrate sono dapprima coperte con  piccoli vetri uniti con fili di  piombo, gli occhi, in seguito si preferiscono vetri rettangolari colorati o neutri poco trasparenti.
Per ripararsi dal freddo all'interno erano presenti i camini o i bracieri. Per le famiglie più altolocate le donne trascorrevano la giornata nelle camere da letto dove ricevevano in modo informale amici e parenti,  ricamando. Chi poteva permetterselo aveva anche uno studio dove immancabilmente c'era lo scrittoio ed un armadio chiuso a chiave dove venivano riposti i documenti. Nelle famiglie di un certo tenore i coniugi possedevano stanze separate collegate da un corridoio interno. Il letto era di semplice paglia stesa su assi appoggiate su un cavalletto, per i poveri, o  era circondato da una spalliera ed una pediera, nei ceti abbienti.  Dato che le stanze erano l'una dentro l'altra per dare maggior privacy si inventò il baldacchino . Per completare l'arredamento della stanza c'erano sedie impagliate, cassoni, una panca di fronte al camino un piccolo tavolino per i lavori di cucito, una specie di divano e, alla fine del '500, un mobile che conteneva una bacinella per le abluzioni.
Nelle famiglie benestanti la stanza più grande era il salone dove si svolgevano le feste e i banchetti. Per questo motivo erano ben decorate e calde. Nelle case più modeste sala e cucina coincidevano. Nelle sale dei ricchi c'era anche un acquaio fornito di acqua.
Il luogo meno illuminato e meno pulito era la cucina che se inizialmente si trovava ai piani alti ora viene trasferita in quelli più bassi, sia per comodità, sia per ovviare agli incendi.
In questo locale era presente l'acquaio, spesso collegato ad uno scarico, fornito di acqua corrente potabile. Poi c'era una cappa alla quale venivano agganciati dei ganci per appendere le pentole.
Il più grosso problema, al di là delle classi sociali era dovuto dalla mancanza d'igiene per questo l'intera Europa fu devastata a lungo da gravi epidemie.
Altro problema riguardava i bisogni corporali che venivano espletati fuori dalle mura domestiche. Dobbiamo attendere il 1596 per avere il primo water closet grazie all'invenzione del  figlioccio della regina Elisabetta, John Harington, che dotò l'oggetto di una valvola e uno sciacquone. I ceti poveri usavano gli orinali che svuotavano ogni mattino nei pozzi neri che periodicamente venivano svuotati e puliti ed il contenuto tramutato in concime.
Dieci minuti di Arte : Il rinascimento da YouTube

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