Ora i ricercatori stanno cercando di comprendere i rischi correlati, invece, al consumo di prodotti alimentari contaminati. Nel frattempo, però, sarebbe preferibile iniziare già ad adottare delle precauzioni. E’ importante non basare la propria dieta alimentare su un tipo di cibo in particolare, ma seguire un’alimentazione diversificata. Questo permette di evitare un accumulo eccessivo di sostanze nocive nell’organismo. E’, inoltre, possibile sostituire il riso con altri alimenti con proprietà simili.
Tra questi abbiamo:
- la quinoa, una pianta ricca di proteine e ferro;
- la farina d’avena, ricca di ferro, ideale per svezzare i neonati;
- i soba noodles di grano saraceno, che sono degli spaghetti giapponesi preparati con farina di grano saraceno;
- le patatine di soia, ricche di proteine e fibre;
- il miglio, ottima fonte di magnesio e di fibre;
- le miscele di cereali, mais, grano saraceno, quinoa, lino e amaranto, ad alto contenuto di fibre ed a basso contenuto di zuccheri;
- il latte di mandorle, solitamente arricchito con calcio, vitamina D e vitamina E.