FIORI VIVI.
Mangiare e bere a modo degli animali, concupiscenza desiderio carnale, fasto, avarizia, cupidigia, avidità, caccia ai profitti e speculazione, tutto questo pensa un’ipocrita appena sente pronunciare la parola: Materialismo e, nel contempo, qualcosa del significato di ciò che pensa l’attrae, sente di averlo vissuto, oppure, nell’inconscio più nascosto, gli stessi inconsapevoli richiami vorrebbe viverli concretamente e, nell’angoscia la sua intima pulsione, se non è depravazione del corpo ma del pensiero, è certamente depravazione culturale. Lasciamo perdere gli aspetti psicologici. Vedremo. Un grande letterato, De Sanctis, invece, mi sembra, diceva che il materialismo è il mondo che si riconcilia con la vita, ne prende possesso e pone i suoi ideali, è una riabilitazione della materia, del lavoro e dell’azione, un inno alla salute, alla forza, alla gioventù, una serietà della vita terrestre. Lenin ne dava una definizione semplice; leggo negli appunti: l’unica proprietà della materia, il cui riconoscimento è alla base del materialismo filosofico, è la proprietà di essere una realtà obiettiva, di esistere fuori dalla nostra coscienza. Ora vengo a Marx. La grandezza di Marx non è solo nell’aver esteso il materialismo nel campo della storia, nell’aver capito che anche l’attività degli uomini è una realtà oggettiva che precede la loro coscienza, e che quindi bisogna giudicare gli uomini, le classi e i movimenti sociali, per quello che sono e non per quello che credono di essere. Giuseppe interrompe: Come la diagnosi del medico per curare le malattie? Sì , dice Albertino e, per estendere l’analisi: la diagnosi di un dolore in una parte del corpo deve essere rapportata all’insieme dello stato di salute della persona, così come l’indagine scientifica di un problema deve essere sempre inquadrata e comparata all’indagine scientifica del complesso di tutta la società, per risolvere un problema e per cambiare una realtà che in noi suscita insoddisfazione. Il materialismo storico è lo strumento è il filo conduttore della più penetrante indagine scientifica della realtà sociale, è una scoperta geniale per l’indagine scientifica, per conoscere veramente la realtà. Albertino si alza, si avvicina allo scaffale, prende un libro e poi, rivolto ai compagni, dice che, per finire la lezione, vuole leggere un pezzetto da uno scritto di Gramsci: “Marx è per noi maestro di vita spirituale e morale. E’ lo stimolatore delle pigrizie mentali, è il risvegliatore delle energie buone che dormicchiano e devono destarsi per la buona battaglia. E’ un esempio di lavoro intenso e tenace per raggiungere la chiara onestà delle idee, la solida cultura necessaria per non parlare a vuoto, di astrattezze”. Bene, ringrazio il compagno Giuseppe per l’aiuto che mi ha dato nel chiarire ulteriormente il materialismo, comunque, se non ci sono altri, si è fatto tardi e dobbiamo finire adesso. Per la prossima volta ognuno studi per proprio conto il materialismo storico in particolare dalla… cinquantasettesima pagina a fine capitolo. Ci ritroviamo il prossimo mercoledì, buonanotte compagni. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
I D E E
Il peso di questa aria
sostiene le idee
che vivono cibandosi di menti.
Rimangono crani vuoti
e le idee volano da altri crani
cibandosi di altre nuove sostanze.
Le menti vuote
dondolano dentro ai crani vuoti
e le idee rimangono sospese, appesantite.
Delle bocche si aprono
mangiano queste idee
e gli stomachi si gonfiano
ma i crani rimangono vuoti.
Dei pupazzi
si vanno a poco a poco formando
mentre le idee si moltiplicano
vivendo staccate dalle menti
che cercano invano di afferrare.
Le pupille degli occhi
sono formate
da innumerevoli puntini luminosi
che si confondono con altri puntini
sostenuti dal peso di questa aria.
-Renzo Mazzetti-
(VERSO LEVANTE Poesie del mio autunno caldo. ISMECA Bologna anno 2009)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/09/29/caro-karl-bambino/