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"il risveglio" della dc

Creato il 28 novembre 2012 da Bernardrieux @pierrebarilli1
A volte ritornano. Si è accodato pure "Il Risveglio"! Ora si fanno il partito.  Massì, parlo dei cattolici. Un tempo c'era la DC. Poi tangentopoli se la trascinò nella polvere; da quella polvere spuntò Casini. Uno che in questi ultimi vent'anni ha galleggiato tra il 5 e il 6%,  cambiando venti volte il nome del partito,  ha persino recuperato il vecchio simbolo della DC.
In questi 20 anni  è stato al governo con Berlusconi, all'opposizione contro Berlusconi, poi in coppia con  Fini, per finire in braccio a Bersani accompagnato da Montezemolo, le Acli, la Cisl e la Comunità di San Egidio.
Colpito da questo esercito di credenti che cristianamente fanno di tutto per finire nel loro inferno, sto leggendo  "Perché dobbiamo dirci cristiani" di Marcello Pera (ed. Mondadori). Già, ma perché in politica dovremmo dirci cristiani?
Siamo liberali, e perciò non c’è bisogno di rivolgersi al cristianesimo per giustificare i nostri diritti e libertà fondamentali.
Siamo laici, e perciò possiamo considerare le fedi religiose come credenze private, da rispettare,  ma  siamo figli della rivoluzione borghese e perciò crediamo che l’uomo debba farsi da sé, senza bisogno di guide che non derivino dalla sua propria ragione.
E così via. In questo libro Marcello Pera, da laico e liberale, si rivolge al cristianesimo  Non per esibire conversioni o illuminazioni o ravvedimenti, ma per chiedergli le ragioni della speranza.
Contemporaneamente sto leggendo "Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici)" di Piergiorgio Odifreddi (ed. Longanesi). Odifreddi, che non conosco e mi sta pure antipatico, sostiene, con molte ragioni,  che il Cristianesimo  ha costituito non la molla del pensiero democratico e scientifico europeo, bensì il freno che ne ha gravemente soffocato lo sviluppo.
Il Cristianesimo in generale, e il Cattolicesimo in particolare, non sono stati e non sono (soltanto) fenomeni spirituali, ma interferiscono pesantemente nella vita civile di intere nazioni. L'anticlericalismo, oggi, è più una difesa della laicità dello Stato che un attacco alla religione della Chiesa.
Non bastasse, ho appena iniziato a leggere un bel libro-intervista a Norman Mailer dal titolo "A proposito di Dio" (ed. Baldini Castoldi Dalai) dove, uno dei più grandi scrittori e puttanieri americani del Novecento, afferma che il mondo è stato creato da un Dio Artista, il quale come tutti gli artisti spesso fallisce nel portare a compimento i suoi progetti.
Ancora, per Mailer questo Dio  non è onnipotente e neppure completamente buono in un complesso miscuglio di bene e male dove Dio e l'uomo debbono collaborare per costruire un mondo più giusto   attraverso il riconoscimento della nostra unicità di essere in grado di ragionare e di decidere anche delle nostre vite, solo allora potremmo dirci, nel bene e nel male, completamente liberi.
Ora, questione di coerenza, se un gruppo di scomunicati (ad esempio Casini e Montezemolo, nonostante il cattolicissimo sacro vincolo del matrimonio,  entrambi sono divorziati!) diventa riferimento politico dei cattolici e persino de "Il Risveglio" organo della Curia ...  con irriverenza parlando, qualche domanda si potrebbe anche fare,   ma non a Casini o Montezemolo ... http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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