Magazine Cultura
Butto nel contenitore le poesie che leggo in giro e che raccolgo perché altro non so scrivere. Sarà per via dell'estate, o perché si ha bisogno ogni tanto di tacere.
Attraverso le poesie esprimo le emozioni che attraversano il mio animo, in attesa di trovare parole mie.
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Il ritmo ottunde le mie povere idee
a me piacciono i revivals dei negri,
la loro segreta esuberanza:
se fossi vissuta in Africa,
avrei danzato attorno a un fuoco
dicendo ch’era il mio Dio.
Poiché son nata in Italia,
ballo intorno al tuo corpo
la danza dello stregone
affinché tu risorga
a risanarmi l’anima.
Ma nessuno che mi accompagni
con cembali o trombe dorate;
forse soltanto gli angeli
hanno pietà di un carme solitario.
Ho vergogna delle notti che hanno invaso il piacere,
vergogna di me stessa e paura,
che possa ancora ripetersi
che io diventi acqua
e che tu mi beva dal limbo
della tua luce segreta.
O ruscelletto mio, accorta voragine di sogno,
paradiso tremulo dei miei carmi,
portami alla tua serra,
che io muoia del profumo dei fiori,
irripetibile terra
di un amore ferito.
(Alda Merini)