L’ultima giornata di campionato ha confermato l’ottimo stato di forma di due squadre: ma non due squadre qualunque, bensì due tra le formazioni che hanno scritto pagine importanti del nostro basket. Virtus Bologna e Vuelle Pesaro: entrambe vincendo hanno impresso una decisa accelerazione sulla strada che porta ai rispettivi obiettivi stagionali.
La Consultinvest Pesaro ha colto a Capo d’Orlando la quarta vittoria nelle ultime sei partite, la terza in trasferta dopo i sacchi di Varese e Roma e il grande successo casalingo contro Reggio Emilia. Tutte affermazioni giunte dopo il cambio in panchina con Riccardo Paolini che ha sostituito Sandro Dell’Agnello all’inizio del nuovo anno.
L’allenatore pesarese si è calato subito nel suo nuovo ruolo, alla prima esperienza da capo allenatore in serie A, ed è riuscito a far cambiare marcia ai suoi ragazzi. La Vuelle si è così allontanata dalle zone bassissime della classifica raggiungendo Varese a quota 14 punti, a sole due lunghezze da Roma e a tre vittorie di distanze da Cremona e Cantù ottave.
Una Pesaro che ha cambiato volto con il nuovo allenatore e con gli innesti di Chris Wright e Peter Lorant: più aggressiva, più tenace, che non si abbatte quando finisce sotto nel punteggio e gioca con coraggio e anche un pizzico di spregiudicatezza figlia dei tanti giovani che formano il roster marchigiano. Paolini sta compiendo una vera e propria impresa sportiva guidando i giocatori ad una salvezza che pareva appesa ad un filo quando Caserta aveva agganciato le Vuelle giusto un mese fa e che invece, ora, appare molto più vicina.
La Virtus Bologna con la vittoria su Brindisi giunge al sesto successo nelle ultime otto partite disputate e non solo aggancia la zona playoff ma si issa addirittura al settimo posto da sola con una vittoria di margine sul duo inseguitore composto da Cremona e Cantù e a una soltanto dal duo che la precede ovvero Trento e la stessa Brindisi. Anche in questo caso molti meriti vanno all’allenatore Giorgio Valli. Il tecnico emiliano ha saputo far crescere di partita in partita un gruppo, anche qui molto giovane, con una guida indiscussa che è Allan Ray. La Granarolo ha avuto una maturazione notevole da parte dei suoi americani White e Hazell e può contare sull’anima italiana di Fontecchio, Imbrò, Cuccarolo e Mazzola.
Casalecchio è diventato il fortino della banda di Valli, un fortino che solo Milano, Sassari e Cremona sono state in grado di espugnare. Lo stesso Valli ha saputo reggere le pressioni di una piazza che vuole fortemente tornare nelle posizioni che contano lavorando sui giocatori a disposizione e puntando sul lavoro in palestra che ha dato i suoi frutti. Creando prima un’identità difensiva Valli sta conducendo le Vu Nere dove mancano da troppo tempo: i playoff.