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Il ritorno di nadal sulla terra rossa

Creato il 11 febbraio 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Emiliano Morozzi

La notizia che movimenta le pagine tennistiche dei vari siti sportivi in questi giorni privi di grandi eventi è il ritorno di Nadal, indiscusso numero uno sulla terra rossa, dopo sette mesi di stop dovuti a problemi al ginocchio. Dopo la clamorosa sconfitta patita a Wimbledon per mano del carneade Lukas Rosol (presto tornato nell’anonimato) il campione maiorchino è sparito dalla scena, fermato da un infortunio che ha assunto contorni sempre più preoccupanti.

IL RITORNO DI NADAL SULLA TERRA ROSSA

Nadal al rientro – da http://www.lexpress.fr

Il ritorno all’attività agonistica è stato posticipato prima alle Olimpiadi, poi agli Us Open, infine Nadal ha annunciato ai propri tifosi il ritorno ad anno nuovo. Quando già i suoi fans lo aspettavano al varco nei tornei d’apertura di stagione (il torneo di Doha, snobbato dai big quest’anno, o quello indoor di Chennai) è arrivato l’annuncio del forfait agli Australian Open e a quel punto qualcuno ha cominciato ad avanzare qualche dubbio sul futuro del campione di Manacor.

Alla fine però il lieto annuncio è arrivato: Nadal ha deciso di rientrare nel circuito e lo ha fatto sulla superficie a lui più congeniale, la terra rossa. Invece di affrontare le insidie di un torneo del Grande Slam o di un Master 1000, nel quale avrebbe potuto anche soffrire di un’eliminazione prematura, Nadal ha deciso di riprendere confidenza con la racchetta nel torneo cileno di Vina del Mar, che si disputa proprio sulla sua superficie preferita. Tolta la parentesi di Marzo con i Master 1000 sul cemento americano (nei quali oltre agli avversari, dovrà sfidare anche gli infidi venti delle colline di Indian Wells o l’umidità che toglie il respiro di Key Biscaine), lo spagnolo giocherà sempre sulla terra rossa fino al grande appuntamento con il Roland Garros, torneo che ha vinto per ben sette volte nelle ultime otto edizioni.

Sul cammino nel torneo cileno c’è invece poco da raccontare, ad eccezione dell’epilogo a sorpresa: in un tabellone di fascia bassa, senza molti giocatori di livello (il solo Juan Monaco tra i primi venti) il maiorchino ha avuto vita facile con gli avversari di turno. Vittorie in due set senza soffrire contro Delbonis, Gimeno Traver e Chardy e approdo alla finale contro Zeballos nella quale parte, pur partendo da favorito e vinto il primo set al tie-break, Nadal ha subito la rimonta del talentuoso giocatore argentino che ha picchiato duro sul rovescio dello spagnolo per vincere infine al terzo set una sfida avvincente e non certo priva di emozioni. Dopo la parentesi sulla terra rossa sudamericana (il prossimo torneo di Nadal sarà quello brasiliano di San Paolo) lo spagnolo dovrà vedersela con gli altri big, che potrebbe affrontare prima della semifinale: lì vedremo se Nadal sarà tornato quello dei tempi migliori o se dovrà sudare ancora molto per tornare tra i primi quattro del mondo. La classifica gli sorride: ha davanti a sé la stagione sulla terra rossa, nella quale non dovrebbe faticare molto a mantenere i punti conquistati, e da luglio in poi avrà la possibilità di tornare a salire, visto che non ha partecipato a nessun altro torneo dopo quello di Wimbledon 2012.


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