Intercettazioni che scottano e che mettono sotto pressione il Presidente. Chi vuole ricattarlo? “I ricattatori sono vari, risponde Mulè, si vuole sapere cosa c’è nelle intercettazioni, non ci dicono la verità, è una campagna che va avanti da settimane e ci sono persone che tengono il Presidente sulla graticola…Coloro che in questi mesi hanno portato avanti una campagna che non ha come interesse la verità, ma allude, dice o non dice quello che in quelle intercettazioni poteva esserci, sono intercettazioni ascoltate e il contenuto è stato reso pubblico, questo è il nostro lavoro.”
Dunque in questa ingarbugliata faccenda ci sono indiscrezioni che Napolitano avrebbe usato toni sopra le righe. Ma anche l’onorevole Mancino sentito per telefono sulla questione è restio a parlare: ” Panorama ha costruito una cosa che non corrisponde al vero, io non faccio l’indagatore, qualcuno ha rotto il segreto, che c’entro io? Che cosa interessa se io ero al telefono, lasci stare, io non le rispondo”.
Immediato il muro difensivo delle istituzioni e di tutta la politica che si muovono a favore di Napolitano, implicato in una situazione che presenta elementi inquietanti, le reazioni per respingere ogni calunnia sono state tante, mentre DiPietro chiosa con un ” Che renda pubbliche le telefonate”. L’obiettivo perseguito in vista delle elezioni è quello di “delegittimare il Presidente” o almeno di indebolire la figura istituzionale. Una questione spinosissima che sotto sotto qualcosa di verò avrà altrimenti non si aprirebbe un’indagine ma, questa Italia, ci ha abituati alla non trasparenza dei fatti che vengono continuamente ingarbugliati fino a diventare caso politico. Del resto il caso si intreccia in maniera indissolubile con la riforma della legge sul
Anche questo è un copione già visto, questa è una politica finita che deve scomparire perchè per uscire da questa crisi epocale ci vogliono altre basi, quelle su cui abbiamo affondato l’Italia non valgono più, questo paese deve affrontare tematiche concrete e affidarsi ad altre prospettive, se vuole guardare al futuro.