Se dovessi descrivere cos'è il Rotavirusper come l'ho conosciuto io, userei solo parolacce, se dovessi lasciarmi guidare dall'istinto di madre, colpita al cuore da questo benemerito infame, mi metterei a gridare, urlare, e sbraitare offese a non finire. Non sarei politic correct anzi sarei quanto di più scorretto ci possa essere e viaggerei a braccia alzate, con un'insegna luminosa al neon, come quei cartelloni segnapunti nei ring, con scritto "Chi tocca i miei figli muore" e a te caro stronzo rotavirus, prima di tutto ti scriverei in minuscolo (così impari) e poi ti direi “Se succede qualcosa a uno di loro, sappi che la tua infelicità, sarà la mia missione nella vita, ricordatelo" e manterrei la promessa. Lo giuro qui. Nero su bianco. Non prometto qualcosa a vanvera. Io. Non faccio minacce nel vuoto. Io. Però è passato quasi un mese e sebbene nel frattempo, si siano succeduti virus di altro genere, di cui uno in corso proprio in queste ore, il rotavirus ce lo siamo lasciati alle spalle e con quel pizzico di raziocinio che mi è rimasto dopo la tredicesima influenza invernale, provo a fare un’analisi più costruttiva.
Ora se guardate sul dizionario, Wikipedia o qualsiasi altro manuale pediatrico, leggerete che il rotavirus è una gastroenterite. Bazzecole per una mamma che dai primi mesi dalla nascita del proprio figlio, fino a "n" (e "n" sta per indeterminati) anni di età dello stesso, con la gastroenterite ci convive, e la considera quasi un membro della famiglia. La gastroenterite a una mamma non impensierisce più di tanto, ma il rotavirus è un’altra storia.Partiamo con il dire che io ne ignoravo l’esistenza, “rotavirus” era un termine che avevo già sentito da qualche parte ma mai era uscito dalla bocca del pediatra dei miei figli, pertanto non l’ho considerato fino al mese scorso quando ha bussato alla porta di casa: “Piacere sono il rotavirus, tu ancora non lo sai, ma sto per sconvolgerti la vita”. Oggi mi chiedo perché il pediatra non me ne abbia mai parlato. Detto ciò, si sappia che il rotavirus dura molto tempo, tanto, troppo, più o meno di una manciata di settimane, in cui si alterneranno miglioramenti blandi a catastrofiche ricadute. E ogni volta che vi sembrava ti poter tirare un sospiro di sollievo, la delusione sarà ancora più cocente. Mettete in conto una ventina di giorni per estinguerlo…no, non mi sono sbagliata ho detto proprio venti. Si trasmette con grande facilità, diciamo che prolifica beato negli asili, basta un “batti cinque fratello” più una leccata di mani, ed ecco bell e fatto lo scambio e ha pure un comportamento anomalo, perché a differenze delle normali malattie infettive, si può prender più e più volte, a più riprese, a distanza pure di anni, se avete sfiga a sufficienza ci potete fare pure la collezione. Il rotavirus causa quasi inevitabilmente disidratazione, la disidratazione scatena a sua volta l’acetone, l’acetone può poi scatenare la convulsione. Si lo so fa paura come catena, però meglio saperlo prima che poi. Cosa strana e anomale è che “rotavirus la bestia” si cura solo con dei banalissimi integratori di sali minerali (purché vostro figlio ne beva a barili) e con altrettanto banali fermenti lattici, ergo ci vuole una stagione intera per sconfiggerlo del tutto. Ma dico, abbiamo medicinali per tutto, per di più inutili e superflui, ci curiamo con le medicine pure “un pelo in bocca” e per sconfiggere un carnivoro di questo tipo usiamo i sali minerali? “Bhe ma c’è il vaccino” mi fa con aria innocente la pediatra “ma ormai è tardi per farlo”. Ma davvero? Che bello!! Grazie per non avermelo mai detto se non dopo la scadenza.Va beh lo faccio io per lei: il vaccino c'è, a voi valutare se farlo, si somministra in tre dosi a distanza di 4 mesi l’una dall’altra e a partire dal 3 mese di età. Non ha più senso vaccinare oltre il 24 mese. Ora per me è tardi e comunque spero, che essendoci già passata, non debba ritornare sull’argomento. Voi informatevi e se siete ancora in tempo prevenite.