Magazine Cultura
Trama:
Marta ha diciott'anni e non è come gli altri. A renderla diversa è il dolore muto che ritrova a casa ogni giorno, quello che tutti in famiglia fingono di non provare, per recitare la commedia di un futuro possibile. Quel dolore ha un nome, Marco, suo fratello.
Lui è malato e Marta non si rassegna alla crudele ingiustizia della sorte, si punisce per non essere lei la prescelta, chiudendosi in un silenzio fatto di quieta disperazione. Finché un giorno Stefano, il più bello e bravo della classe, il ragazzo su cui lei aveva fantasticato senza che lui se ne accorgesse mai, comincia a corteggiarla con delicata tenerezza, lasciandole il tempo di aprirsi, di condividere qualche ora di tregua nel tunnel buio di giornate scandite dalla pena per l'amato fratellino.
Marta si aggrappa a Stefano in un groviglio di sentimenti che mescola la gioia di sentirsi viva, desiderata, a un feroce senso di colpa. E una notte - dopo aver appreso la sentenza definitiva sul destino di Marco - fa l'amore con Stefano, fuggendo poi al mattino senza una parola.
Marta non sa ancora quanto può essere fragile il cuore di un uomo.
L'autrice:
Francesca Petrizzo è nata a Empoli il 17 maggio 1990. Dopo la Maturità classica, si è iscritta alla facoltà di Storia di Firenze, ma è stata anche ammessa all'Università di Oxford, che frequenterà dall'autunno 2010. Ama il cinema, la musica, la lettura e ha molti amici, senza bisogno di Facebook. Da sempre coltiva la passione per la scrittura, ha esordito nel 2010 con Memorie di una cagna.
Recensione:
Non è una storia facile.
E non diventa neanche una lettura facile. Affrontare Il rovescio del buio vuol dire fare i conti con una parte oscura, con il male, con l'ingiustizia della vita... con la morte. Prendere in mano questo libro e decidere di leggerlo, vuol dire andare incontro a qualche pugno nello stomaco, che forse avrebbe fatto piacere evitare. Ma che dopo averlo ricevuto, non possiamo che ritenerlo indispensabile. A volte c'è bisogno anche di questo genere di letture, quelle che proprio non avremmo voluto, per continuare a crescere, a riflettere, a maturare. La Petrizzo sa colpire il lettore nei punti deboli, sa toccare i nervi scoperti di ognuno di noi: è un pugile in gamba, e ci va giù pesante finché non sarà riuscita a metterci al tappeto. Protagonisti sono degli adolescenti, e noi lettori siamo abituati a vederli alle prese con i mali della peggior specie: vampiri, lupi mannari, angeli impazziti, demoni... questi ragazzi ne escono sempre rafforzati, dei piccoli supereroi che non temono più nulla. Se però entra la morte nella loro vita, o peggio ancora, l'attesa della morte, tutto cambia. I nostri supereroi si spaventano, tacciono, si nascondono e ci appaiono in tutta la loro profonda, incurabile fragilità. E' questo che accade a Marta, diciottenne che avrebbe avuto una vita ben diversa se non avesse dovuto fare i conti con la malattia del fratello Marco. Una malattia che non consente alla famiglia di affrontare la quotidianità in maniera semplice e gioiosa, una malattia che getta un velo scuro sul futuro, facendo tremare il presente. L'intera famiglia è malata, l'intera famiglia non sa come affrontare la prossima morte, perché ognuno dei familiari sta perdendo un pezzo di vita con Marco. E la piccola, grande Marta deve affrontare la disperazione quotidiana con i sensi di colpa, negandosi qualsiasi gioia o distrazione finché nella sua vita non entraeràun ragazzo, il ragazzo forse più bello di tutta la scuola...Come accettare una situazione del genere? Come permettere che qualcosa nasca mentre tutto intorno la felicità muore? Come poter essere felici per ciò che ci accade se dobbiamo essere tristi per ciò che tra poco non accadrà più?E allora non facciamola entrare questa felicità, oppure prendiamocela e poi sbattiamole la porta in faccia... Accettiamo che per poco qualcuno possa essere il nostro rovescio del buio, per poi rimandarlo nel suo, di buio. Quando si è concentrati sul proprio dolore, non si riesce a riconoscere il dolore degli altri, non si arriva a capire che il dolore non è di nostra esclusiva proprietà, ma è di tutti, può colpire tutti forse ancora più forte di quanto abbia fatto con noi. Di questo romanzo si potrebbe parlare per ore: di ciò che trasmette, di ciò che racconta, di ciò che non dice. E' un romanzo che va letto e non raccontato. Perché la Petrizzo ha uno stile affilato che va dritto al punto, senza troppi giri di parole, senza mezzi termini. In ogni riga viviamo dolore e disperazione, in ogni riga viviamo l'impossibilità della felicità. Vorremmo dimenticare queste pagine per il dolore che ci hanno trasmesso, ma sarà difficile riuscirci.
E vorremmo allo stesso tempo ricordarle per sempre, nonostante facciano male. L'unico consiglio giusto che mi sento di dare è leggetelo. Un libro come questo va letto, non va ignorato.
Titolo: Il rovescio del buioAutore: Francesca PetrizzoEditore: FrassinelliPagine: 224Isbn: 978882005103Prezzo: €17,50
Valutazione: 3 e1/2 stelline
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