Il Royal Wedding della Zitella

Come tutte voi ho seguito la diretta dall'ufficio: in un orecchio l'auricolare con lo streaming del Corriere, all'altro orecchio il telefono per commentare con la collega e tra le mani il blackberry per commentare con il resto del mondo su Twitter.
Io, come tutto il mondo, almeno fino alle 14.30 non ho fatto un cazzo.

Ho mangiato in mensa talmente veloce che sul pc non ha fatto in tempo a caricarsi il salvaschermo. Ho vissuto con ansia fin dalla mattina l'attesa degli sposi. Sono uscita di casa la mattina e ho pensato alla Kate che forse si sarebbe sposata con la pioggia. Ieri sera il mal di testa aveva deciso di uccidermi, come se quella che si era sposata durante il giorno fossi stata veramente io. Ci siamo sentite tutte Kate Middleton. O forse ci siamo sentite tutte più commoner di lei, a quanto pare. Sì perchè io non sono riuscita a trattenere la lacrima quando ho visto Will uscire da Clarence House insieme a suo fratello. Perchè io, come tutte, ci son cresciuta con quei due principi lì. Anzi, sopratutto con il pensiero di William che ha quasi la mia età. Ma la Kate non ha versato mezza lacrima. Non ha avuto un attimo di esitazione, di imbarazzo. Sembrava che, negli otto anni in cui l'Inghilterra l'ha soprannominata Watie Katie, lei non abbia fatto altro che prepararsi per questo giorno. Rigida come uno stoccafisso, con un palo ben piantato in culo e il ghigno ben stampato sul viso. Oh lo so che alcune di voi sono del partito pro Kate, e non so nemmeno dirvi se a me lei piaccia o meno. Finora non l'ho mai trovata particolarmente splendida in nessuna occasione, e mi trovo d'accordo con Vivienne Westwood quando ha detto che pareva non aver trovato ancora uno stile personale. Infatti nemmeno il suo vestito da sposa mi è sembrato qualcosa per il quale scatafasciarmi al suolo.  



Avevo previsto l'Alexander McQueen e mi rallegravo per una scelta così anticonformista e originale e invece ci siamo ritrovate davanti l'abito con cui si è sposata Grace Kelly nel 1956.
Non posso dire che l'abito non sia principesco e nel complesso non è male, ma mi aspettavo qualcosa di diverso da lei e da Sarah Burton. Mi aspettavo, che so, un abito a sirena come quello della sorella Pippa (che, per la cronaca si chiama Filippa) impreziosito da particolari ricami o da un taglio più fresco.
Come ho già detto altre volte per Angelina Jolie, non mi piacciono le maniche lunghe nelle grandi occasioni: non avrei consigliato uno 'strapless dress' di certo, ma una manica a tre quarti sì. La scollatura a cuore fa tanto principessa e abbiamo deciso che ci piace, un po' meno la sensazione delle tette a punta come il reggiseno di Jean Paul Gaultier per Madonna. Infine i capelli: ho sperato fino all'ultimo che li raccogliesse per mettere in risalto la tiara (e il suo sguardo arcigno). Invece no, ancora con quella cazzo di zazzera sciolta. C'è da dire però che se li avesse raccolti il paragone con Grace Kelly sarebbe stato ancora più facile e avremmo sentito urlare 'Fucking bitch! Mind your own queen!' dai banchi di Westiminster quella povera Charlene Wittstock che si sposa pure lei a luglio con quella cula di Alberto di Monaco. Will, invece, è stato adorabile. Non brilla certo per bellezza lo sappiamo, ma per dolcezza. Lo sguardo che aveva mentre lei pronunciava i suoi voti matrimoniali ha commosso me e il mondo: per la prima volta ho visto nel suo volto gli occhi di Diana.


Lui era tesissimo, lo si vedeva già da quando aveva lasciato Clarence House con il fratello. Lei invece ha recitato le sue promesse con i denti stretti e la mascella tesa, e a nessuno al mondo è sfuggito il suo ghigno alle parole 'in ricchezza e in povertà'. La stessa faccia del gatto che ha mangiato il topo, invece, definisce al meglio l'espressione della madre di Kate durante tutta la cerimonia. Gli Invitati a Nozze Tutti hanno notato la somiglianza delle figlie di Sarah Ferguson con le sorellastre di Cenerentola: Anastasia e Genoveffa.   Brutte, cattive, malvestite e mal accessoriate. Poi i Beckham, attesi ospiti di noi gente poraccia:

Deludenti, sotto tutti i punti di vista. Chi l'avrebbe mai detto che sculettare cantando 'If you wanna be my lover, you gotta get with my friends' le sarebbe valso un posto a sedere al matrimonio reale! Banale il look di Victoria: solite Louboutin da battona ai piedi, immancabile Philip Treacy in testa, noiosissimo quadrato di tessuto di sua creazione in mezzo. Lui, figo come sempre, sbaglia il lato della giacca dove appuntare la spilla. D'altra parte si sa, è biondo. La Regina Cocorita   Alberto e Charlene di Monaco Lei sì, che è una principessa con dello stile. Sono certa che vincerà facile in originalità ed eleganza al suo matrimonio a Luglio. Chelsea Davy, la presunta fidanzata di Harry

In un italianissimo outfit di Alberta Ferretti (Alberta? Albeeerta? Ma cosa sta succedendo?) non eccelle e non offende.  La più invidiata di fatto è lei, perchè si è scelta il principe più figo e con meno casini. Vittoria -big ass- di Svezia: No figuriamoci se mi metto a scherzare con chi ha sofferto di anoressia. Avrei però scelto qualcosa di più frusciante e meno aderente sulle curve troppo piene.
Samantha Cameron, l'unica a non aver indossato un cappello nell'intera Inghilterra
E quella che ha indossato il cappello migliore di tutta Inghilterra, Tara Palmer Elton John e consorte: Camilla Parker Bowles, meglio conosciuta come La Befana: E poi il meglio della cerimonia:



E se, come me, anche voi aveste esclamato 'ma quelle spalle?' alla vista di Harry in uniforme e vi foste sentite rispondere dal vostro collega soloinvidioso 'ma cosa vuoi, guarda che è la divisa che ingrossa' ecco la risposta: 

Infine qualche immagine dell'after party tenutosi in serata, nel quale gli invitati si sono cambiati e le sorelle Middleton si sono presentate sempre in McQueen:


Complessivamente questo matrimonio mi ha distrutta. Era come guardare un film, come se del film conoscessimo i protagonisti. Ci siamo sentite tutte Kate Middleton perchè siamo tutte commoner in cerca di un Prince William, o come preferisco dire io, siamo tutte delle puttane di Pretty Woman fino a quando non troviamo Richard Gere. Kate ha aspettato otto lungherrimi anni per realizzare il nostro sogno: ha mostrato sagacia, pazienza e molta furbizia. Non so se io sarei riuscita a fare altrettanto.  Probabilmente io mi sarei incazzata alla seconda telefonata senza risposta, non l'avrei presentato alle amiche per la calvizie incipiente e sarei fuggita all'idea di incontrare la sua famiglia. Forse per questo lei è principessa e io...  No. -The entire world can see your bald spot.
-Shut up dickwad.
-Can’t all the money in grannie’s royal treasury buy you a decent weave? -Harry, I swear to god -Don’t let Kate see that. She might leave you for a man with hair. Like meeeee.