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Il rugby, il calcio, il vandalismo e la rabbia: una piccola storia pugliese

Creato il 25 agosto 2012 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Il rugby, il calcio, il vandalismo e la rabbia: una piccola storia puglieseIl blog sudovale mi segnala questa storia, davvero brutta. Ve la propongo così come mi è stata girata

Riporto un articolo del sito web “gioianet.it”, nel quale viene raccontata la disavventura della locale squadra di rugby, ovvero la Federiciana Rugby. Quando ho letto la storia ho provato due sentimenti: il primo è stato “rabbia”, perchè questo è il solito trattamento riservato al nostro amato sport da gente che lo “sport” lo pratica solo per denaro ( non è un segreto che nel calcio anche i dilettanti dell’ultima categoria prendano soldi), contro gente che di soldi al massimo ne rimette; il secondo sentimento è stato sfiducia verso quelle istituzioni che dovrebbero rappresentare tutta la popolazione ma, che in realtà, sono cieche alle questioni dei più “deboli”. Spero vivamente che il tutto per una volta vada a favore di chi, nello sport, non ci vede altro che passione!
Il link dell’articolo: http://gioianet.it/sport/5343-rissa-sfiora…real-gioia.html

E’ il caso di dire che se il buon giorno si vede dal mattino… “mala tempora currunt” nel coordinamento della gestione delle strutture sportive gioiesi!
La Consulta dello Sport nella sua ultima riunione, annuncia la riapertura del campo “Martucci” dal 19 agosto, anche al rugby, e conferma lo stesso calendario di allenamenti vigente per la stagione 2011/2012.
Per l’ASD Federiciana il campo risulta disponibile, infatti, dalle 20,30 alle 21,30 nei giorni di martedì, giovedì e venerdì, ma il primo allenamento è funestato da una imprevedibile “compresenza” con la Real Gioia – squadra di calcio locale autorizzata dalla dirigente del settore preposta al coordinamento delle attività sportive (in capo alla SPES) ad allenarsi tutti i giorni della settimana dalle 18,00 alle 21,30 monopolizzando di fatto l’utilizzo della struttura.
Martedì, 21 agosto, al momento dell’arrivo dei sessanta atleti della squadra di rugby Federiciana provenienti da Matera, Conversano e Putignano, i calciatori occupavano metà del campo e non contenti di una ipotetica condivisione degli spazi hanno poco sportivamente invitato gli atleti ad abbandonare il campo, impedendo l’utilizzo anche della pista di atletica.
Il dirigente dell’ASD Federiciana Alfredo Vacca ha tentato di proporre un compromesso, ma i tre dirigenti della Real Gioia erano di diverso avviso. Negli spogliatoi del campo la discussione si è accesa, trasformandosi in un vero e proprio alterco che ha coinvolto anche i giocatori di entrambe le squadre.
Fortunatamente la lite non è degenerata, pur essendo arrivati – da indiscrezioni dei presenti – molto vicini allo scontro fisico, tanto da evocare scenari da Bronx con mazze e catene ben in vista.
Il pronto intervento dei Carabinieri, che hanno messo a verbale quanto accaduto, ha posto fine alla diatriba.
La Federiciana per evitare speculazioni sull’incresciosa vicenda ha ritenuto di dover denunciare all’Amministrazione quanto accaduto, precisando che questo episodio è l’ultimo di una lunga serie di tentativi di ostruzionismo e intimidazione da parte dei dirigenti della società Real Gioia a danno dell’ASD Federiciana Rugby.
Parrebbe siano state montate vere e proprie campagne delatorie per screditare la disciplina rugbystica e per denunciare le condotte ‘incivili’ da parte degli atleti della società, con l’intento finale di instillare il principio della non ammissibilità dell’ASD Federiciana all’utilizzo degli impianti sportivi comunali di Gioia del Colle.
Il dato più preoccupante, sempre secondo le indiscrezioni raccolte, è il coinvolgimento di alcune figure istituzionali che hanno avvallato accuse infondate e sostenuto l’impossibilità dell’utilizzo di un unico impianto di erba sintetica per entrambe le discipline sportive, come normalmente avviene in altre realtà della stessa regione.
L’associazione sportiva dilettantistica chiede quindi chiarimenti all’Amministrazione in merito al diritto di accesso agli impianti sportivi, invocando pari opportunità e pluralismo. A tali strutture, infatti, accedono le varie società sportive compartecipando alle spese a prezzi politici.
Simili episodi davvero mal si conciliano con la pratica sportiva ed i valori che la esprimono.
Un messaggio fortemente negativo che potrebbe demotivare gli stessi giovani atleti, impediti nella pratica della disciplina sportiva che amano, a causa di un pessimo coordinamento dei tempi e dei luoghi da parte di chi dovrebbe incentivare la fruizione degli stessi.


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