A che ora andate a dormire la sera?
Noi (io) abbastanza tardi. Si cena, si rassetta la cucina, si aiutano i bambini a prepararsi per andare a dormire. Si cantano un paio di canzoni insieme al piccolo (ognuno ha le proprie perversioni). Si preparano gli zaini per il giorno dopo con le merende. Si stende il bucato. Se c’è tempo si guarda un filmetto. Ed ecco, che neanche ce ne siamo accorti e si sono fatte le 23.30. Il Marito è velocissimo: tempo un minuto, va al bagno e si è addormentato. Io sono un pochino (poco poco) più lenta: aggiustati e mettiti bene; camicia da notte, pulizia del viso, si lavano i denti, si prende l’acqua per la notte (non si sa mai!) e…
Ed ecco che mi rendo conto che la notte ha l’oro in bocca, altro che il mattino: tutti dormono, non ci sono rumori, nè interruzioni. Niente telefonate… Una vera pace!
Per cui quando l’altro giorno i conigli si sono chiesti cosa fanno gli italiani dopo la mezzanotte ho avuto davvero l’imbarazzo della scelta.
Perchè dopo la mezzanotte mi sono accorta che faccio un sacco di cose…
Intanto navigo in internet: siti di cucina alla ricerca di nuove ricette; siti di informazione, e ovviamente il Blog.
Quindi, a questo proposito, libera dalle interruzioni dei familiari e dalle mille cose da fare mi capita di scrivere amenità per il blog. Come questa.
Poi può capitare che mi faccia il manicure (lo confesso: sono una maniaca sessuale della manicure! Via con limetta, creme e cremine; smalto, asciuga smalto….). E poi, magari mentre si asciuga ci sta anche un telefilm o una partitina a web sudoku.
Ma la cosa che faccio più spesso e più volentieri è il pane. Si, perchè mi sono intrippata con il pane a lievitazione naturale. Lo trovo buonissimo, profumato, soffice, ma con la crosta croccante. Insomma, ovviamente io non compro più il pane, e una o due volte a settimana me lo faccio in casa: baguette, pane al sesamo, casareccio, rosette… Un trionfo di farine di tutti i tipi possibili: grano duro, grano tenero, manitoba, farina 1, farina 0, integrale, farro… e allora tutto inizia nel pomeriggio quando con acqua e farina rinfresco il lievito madre e dopo il raddoppio, verso mezzanotte, appunto, preparo il primo lievito.
Poi la mattina faccio l’impasto, e al ritorno dall’ufficio preparo le forme e lo metto a lievitare. La sera lo inforno e ce lo mangiamo per cena.
Per me è una grossissima soddisfazione. Impastare acqua e farina per ottenere l’elemento primario dell’alimentazione risponde quasi a un bisogno atavico.
Così ho raccontato ancora una volta la mia esperienza in diretta radiofonica, e i Conigli, anche in quest’occasione, sono stati molto simpatici.
Buon ascolto!