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Il ruolo delle filastrocche nei figli di genitori separati

Da Psicologomilano @psicologimilano

filastroccheScommetto che di fronte alle parole “Ambarabà ciccì cocò”, ognuno di noi sa completare la frase. Chi, nella propria vita, non ha mai avuto modo di imparare questa semplice filastrocca? Le filastrocche, infatti, sono un patrimonio letterario popolare vastissimo e di fondamentale importanza per grandi e piccini.

Le filastrocche, spesso, non sono scritte e non hanno un singolo autore, ma sono il frutto di un passaparola tramandato oralmente per generazioni, al fine di trasmettere conoscenze più o meno complesse. Esse rivestono un ruolo importante a diversi livelli: le filastrocche servono a tramandare le nostre tradizioni e a fortificare le nostre origini, ma hanno anche una valenza educativa.

Le cantilene, infatti, ci spiegano in maniera semplice e “a misura di bambino” cosa è giusto fare e cosa è meglio evitare, cosa è bene e, invece, cosa è male. Non da sottovalutare, inoltre, la funzione relazionale che esse ricoprono: le filastrocche sono strumenti assai importanti per creare un rapporto di intimità e condivisione con i più piccoli. Per questo motivo, oltre al contenuto, ciò che è importante è sicuramente la modalità con cui esse si esprimono; le filastrocche sono costituite da un linguaggio semplice, ripetuto, musicale, ritmato: è proprio per questo che i bambini inizialmente le ripetono come un gioco, per un piacere ludico che ne deriva, senza magari coglierne appieno il significato.


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