Il Rwanda eletto membro non permanente al Consiglio di Sicurezza ONU

Creato il 19 ottobre 2012 da Marianna06

 

 In basso,esempio, mediante grafico, di composizione  del Consiglio di Sicurezza Delle Nazioni Unite.

Nella giornata di ieri, notizia di agenzia, nel Palazzo di vetro delle Nazioni Unite, a New York, in seno al Consiglio di Sicurezza, c’è stato il cambio della guardia.

E cioè sono stati eletti membri non permanenti per la durata di due anni, a partire da gennaio 2013,

Argentina, Australia e Rwanda.

Rispettivamente con 182, 140, 148 voti. Si proseguirà , nella giornata odierna, con le votazioni riguardanti la regione Asia-Pacifico (favorite pare siano  Corea del Sud, Butan e Cambogia) e ancora si voteràsuccessivamente per i rappresentanti dell’Europa occidentale.

I nuovi membri prenderanno il posto nel Consiglio di Sudafrica,Germania, Colombia, India e Portogallo.

Altri membri non permanenti, il cui mandato si concluderà a fine 2013, sono attualmente Azerbaijan,Guatemala, Marocco, Pakistan,Togo.

Conosciamo tutti l’importanza di un organismo come il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nelle decisioni politiche mondiali e sappiamo, purtroppo, anche della sua non influenza quando, sul campo, c’è da dirimere una qualche grave conflittualità o fare cessare stragi inumane.

Ultimo caso in ordine temporale, la Siria.

Resta il fatto che l’Onu è le sue agenzie, per quanto criticabili siano, rimangono un segnale di civiltà in un mondo ogni giorno più complesso e guerrafondaio.

E fa piacere perciò, nonostante tutte le critiche o gli osanna, che il piccolo Rwanda possa avere ricevuto e/o continui a ricevere (esso, comunque, ha dato ampia prova di capacità di sapersi  rialzare e riprendere la propria marcia dignitosa, dopo il milione di morti ammazzati del genocidio del ’94) oggi segga lì.

Facciamo, pertanto, i nostri auguri al Paese”dalle mille colline” e diciamo “buon lavoro” a chi lo rappresenterà a New York.

Non è poca cosa. Tutto serve. Tutto è utile . Tutto è ricchezza esperienziale.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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