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Il sacro concetto di laicità

Creato il 18 settembre 2012 da Italianiaparigi
Il sacro concetto di laicità

Le suggestioni di Google per François Hollande

Il concetto di laicità in Francia è qualcosa di sacro.
Questa affermazione ossimorica riassume perfettamente lo spirito dei francesi che sventolano orgogliosi la bandiera della laicità ma che, in realtà, danno un grande peso alla religione.
I francesi puntano il dito contro noi italiani e stigmatizzano, ridendo sotto i baffi, l’ingerenza della chiesa sullo Stato e sulla cultura italiana.
I cugini mangia-baguette inorridiscono  nell’apprendere che sui muri della maggior parte delle scuole pubbliche italiane campeggia un crocifisso e gridano in coro slogan laici che inneggiano alla libertà di culto e al rispetto di tutte le religioni.
La nostra costituzione (come quella francese) dice che l’Italia è uno stato laico ma la presenza del Vaticano nel territorio italiano ha conferito un maggiore peso alla compagine cattolica nel Belpaese e ha contribuito a forgiare un popolo condizionato dal pensiero cristiano.
La Francia, invece, rivendica fieramente la sua laicità e il rispetto incondizionato di tutti i culti religiosi.
In occasione del paradossale caso del presepe sugli Champs Elysées dello scorso Natale, avevo già sottolineato come l’eccessiva ricerca del rispetto di tutte  le religioni raggiunga momenti parossistici che rasentano l’assurdità.
Se i francesi dichiarano di essere un Paese laico in cui religione e politica sono due sfere nettamente separate e distinte, i fatti dimostrano il contrario.

La prova dell’importanza della religione nella società francese è stata palesata recentemente.
Numerose associazioni francesi hanno attaccato la società Google perché il suo motore di ricerca  associa automaticamente il termine “ebreo” al nome di varie personalità politiche tra le quali François Hollande.
Se provate a scrivere il nome del presidente della repubblica francese su Goolgle.fr, il motore vi consiglierà di associare al nome di Hollande al termine “juif”.
Lo stesso esperimento funziona anche scrivendo il nome di altre personalità politiche come Nicolas Sarkozy, Jean-Marc Ayrault e Bill Clinton, Google associa il nome di queste personalità al termine ebreo.
I responsabili di Google hanno spiegato di non potere intervenire sull’algoritmo del loro software e che le suggestioni proposte dal motore sono basate sulla frequenza di ricerca degli internauti. In pratica se la maggior parte dei francesi cerca di sapere se Hollande è ebreo, Google memorizza il dato e lo propone sistematicamente agli utenti.
Quello che emerge sintomaticamente da questo caso è che i francesi, che cercano informazioni sulle personalità politiche del proprio Paese, vogliono innanzitutto avere informazioni riguardo il loro orientamento religioso.
Ma la Francia non era un Paese laico? Ma i francesi non se ne fregavano del culto religioso dei propri uomini politici?
Evidentemente non è così e il peso della religione si fa sentire anche in Francia.
In un Paese veramente laico i cittadini dovrebbero disinteressarsi del culto religioso dei politici.
La religione non dovrebbe essere un criterio talmente importante da condizionare lo sguardo e il giudizio che rivolgiamo al nostro prossimo.



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