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Il sale che verrà

Da Gianluca Dotti @Gianluca_Dotti

Skype-call con un amico che non sentivo da alcuni giorni:

“Ti è arrivata la notizia?”

“Di cosa?”

“Ah, allora non ti è ancora arrivata, strano…”

Quando una conversazione inizia così, di solito o è accaduto qualcosa di importantissimo e tu non lo sai, oppure si tratta di uno scherzo. Sperando che fosse uno scherzo (l’ipotesi di non essere informato su qualcosa di importantissimo avrebbe potuto stroncare sul nascere una brillante carriera giornalistica), chiedo chiarimenti.

Si chiama SHARP SHAKER. Con le sue punte verdi farà automaticamente saltare in aria qualunque residuo di sale bloccato nei fori della saliera a causa dell’umidità.

SharpShaker2Sembra uno slogan? Lo è. La notizia era importante per il mio amico, non per l’umanità. O forse un po’ importerà anche al resto del mondo, staremo a vedere.

Ora, la domanda principe è sempre quella: qual è la notizia? Questo mio amico e un suo altro amico… insomma Carlo e Marco, hanno avuto un’idea. Hanno sviluppato questa loro intuizione, e la hanno proposta a un servizio online di raccolta di idee che si chiama Quirky. E la loro idea sembra piacere alla gente, a giudicare dal numero di apprezzamenti ricevuti in pochissime ore dalla sua pubblicazione.

L’idea è sicuramente originale e – questo è da sottolineare – concepita per essere utile. Io non me ne farei proprio niente, intendiamoci, ma solo perché mangio insipido. Chi fa uso di saliere invece lo sa perfettamente, l’umidità e il sale non vanno d’accordo. Per riuscire a manterere aperto qualche forellino d’uscita per il sale allora si usano i rimedi della nonna, tipo i chicchi di riso. Rimedi ben noti qui nella umida e paludosa bassa padana, dove – anche quando non c’è nebbia – si può percepire l’umidità semplicemente salando le verdure.

Ma se, invece, mantenessimo aperti i fori della saliera meccanicamente, punzecchiandoli con delle punte dopo ogni utilizzo? E se tutto questo succedesse senza nemmeno pensarci, con un sistema “automatico” basato semplicemente sulla gravità e sulle forze apparenti che nascono nel sistema di riferimento non inerziale dato dalla saliera durante la salatura? Beh, sarebbe una buona cosa, no?

Se non avete capito come funziona, potete vedere la micro-presentazione sotto forma di video su Vimeo. Sì, lo ammetto, l’ho spiegato male apposta così guardate il video, tanto dura solo 30 secondi e li merita tutti.

Eccoli gli inventori del terzo millennio, quelli che pubblicano la loro intuizione su siti specializzati, e poi sperano che il pubblico li apprezzi e che quindi la loro idea passi alla fase di progettazione e di realizzazione. Addio difficoltà di finanziamento, progettazione, distribuzione e legalità, se la tua idea piace alla gente, allora ha tutte le carte in regola per essere diffusa.

Peccato che non sia proprio uno scenario idilliaco, perché la società acquisisce la proprietà del brevetto e quindi anche gli eventuali profitti. Per questo non aspettiamoci di vedere pubblicata l’invenzione del secolo, ma piuttosto qualche idea simpatica che altrimenti sarebbe rimasta per sempre nel cassetto.

Mi piace questo modo di fare invenzioni, sarebbe bello poter applicare lo stesso approccio anche in altri campi.SharpShaker

Ah dimenticavo, se volete contribuire a scegliere le piccole invenzioni del futuro, potete dare un’occhiata alle nuove proposte direttamente dal sito. Se invece vi è piaciuto proprio SHARP SHAKER, potete votarlo qui.

Mi raccomando, votatelo solo se vi è piaciuto per davvero, non voglio responsabilità se tra qualche anno le nostre tavole saranno piene di saliere a forma di giovanotto con i capelli verdi e dritti.


Filed under: Journalism and Social, Random drops Tagged: invenzione, sale, socialmedia

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