Raccontami, Sherazade…
No, non vi sto portando sui luoghi de Le Mille e una notte, anche se quello che sto per scrivervi ha molto a che fare con l’Oriente. Ma un Oriente più vicino a noi, e che è anche sud, e che mi è molto caro. Vi porto infatti nella mia Puglia, nel mio Salento per essere più precisi, perché la Sherazade di oggi è in realtà la voce di un cantastorie digitale che racconta in modo creativo e innovativo i miti e le leggende del Tacco d’Italia. La conoscete già? Ve ne avevo parlato un po’ di tempo fa, quando era stata lanciata da poco come progetto vincitore del bando Principi Attivi 2012 della Regione Puglia. L’idea? Una mappa artistica, umana e del cuore. Far rivivere luoghi e personaggi del territorio attraverso voci narranti e la loro geolocalizzazione su una mappa interattiva, a portata di smartphone e tablet, l’evoluzione tecnologica, e di suggestione insieme, della più classica audioguida.
Nel frattempo il progetto è cresciuto e oggi si arricchisce di nuove storie che raccontano la cosiddetta Grecìa Salentina, grazie alla collaborazione con un altro progetto di ricerca, In-Culture, vincitore del bando Miur Smart Cities and Communities and Social Innovation. Sherazade è un’applicazione disponibile gratuitamente negli store di Apple e GooglePlay o in OpenWeb dal sito www.sherazadesalento.com.
“E adesso avvicinatevi, avvicinatevi a un angolo del portico, porgete l’orecchio. Le sentite pure voi tutte queste voci, tutte le lingue e le parole che si sono mischiate negli anni in questa piazza? Ma che davvero vi pensate che noi commercianti ci scambiamo solo oggetti o monete? La vita ci passiamo, e questi portici, sono portici parlanti”.
I beni culturali del Salento, palazzi, luoghi, ma anche storie umane, prendono vita grazie alla scrittura di testi evocativi, agli attori che danno loro voce ed alla musica originale che li accompagna. Qualche suggestione? La settecentesca piazza del Municipio a Cutrofiano “accompagnati” dal maestro “cotimaru” Antonio e dalle sue creazioni in argilla. Oppure la scoperta di Napoli “piccinna”, ovvero la piccola Napoli, che pare fosse l’appellativo di Melpignano, altro comune nella provincia di Lecce, quando nel 1500 i mercanti arrivavano in piazza San Giorgio (e con Sherazade si può “ascoltare” proprio la voce di uno di loro). Ancora, c’è la storia che sa di antica cultura della terra, quella delle pozzelle di Pirro, a Zollino, le pietre sotterranee per conservare l’acqua.
E poi ci sono le “lettere” che accompagnano alla scoperta di perle artistiche e culturali: a Soleto (chiesa di Santo Stefano e chiesa della Madonna degli Angeli), a Sternatia (cripta di San Sebastiano), a Martano (Parco Archeologico di Apigliano), a Martignano (chiesa di San Francesco), a Corigliano d’Otranto (molino Coratelli), e poi la Soleto archeologica, la chiesa di San Biagio a Melendugno, il Castello De’ Gualtieriis a Castrignano De’ Greci.
Un’app utile per una vacanza in Salento? Non solo. Secondo me è una bellissima idea per “salvare” storie antiche in modo innovativo, chiamando a raccolta talenti di oggi e valorizzando luoghi preziosi che chi ci vive vicino dà ormai quasi per scontati.