
INTERVISTA A FRANCESCA GHIRIBELLI
Ciao Francesca e benvenuta su The Secret Door! È un vero piacere poter parlare un po’ con te, soprattutto perché è raro poter intervistare una giovane poetessa, e ti ringrazio per aver accettato di essere mia ospite.
Il piacere è tutto mio, sono davvero onorata di essere ospite del tuo meraviglioso blog. Sei stata davvero gentile a propormi questa intervista. E’ difficile in una società come oggi far conoscere e diffondere i propri scritti, soprattutto se si parla di poesia.
Come mai hai scelto di dedicarti alla poesia, anche se non esclusivamente? Di solito è più facile trovare emergenti che si dilettano nella stesura di romanzi, ma tu ci stupisci con una scelta differente e intraprendi la strada meno frequentata. Cosa ti ha dato il coraggio per spingerti in questa direzione difficile? E quanto è forte il tuo bisogno di mettere i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti su carta?
Scrivere poesie richiede una enorme capacità di introspezione e riflessione perché per trasmettere emozioni bisogna immergersi nel proprio essere e tentare di estrapolare la bellezza che si trova in tutto ciò che ci circonda. Per te è facile isolarti dalla realtà ed entrare in una dimensione dove le parole esprimono le tue sensazioni? Qual è il tuo approccio con il foglio bianco? E quali sono le tue massime fonti di ispirazione?
Molti credono che sia arduo creare poesie, ma devo dire che a me viene spontaneo e molto facile. Mi basta chiudere gli occhi o semplicemente sognare e fantasticare ad occhi aperti e sembra quasi che un velo riesca a farmi osservare tutto con altri occhi. Gli occhi della speranza e dell’amore che si può nutrire per la vita. Per me è un delizioso gioco guardare il foglio bianco e imprimerlo dei colori che intingono la mia anima in quel momento. Le massime ispirazioni sono le piccole cose di tutti i giorni, ma possono esserlo anche un quadro, una semplice immagine o un comune oggetto, che uniti allo stato d’animo danno vita ad un testo.
Il tuo libro di poesie “Un’altalena di emozioni”, pubblicato da Bancarella Editrice, è una raccolta di versi splendidi e intensi che parlano dell’amore, della vita, della natura e di tutto ciò che contribuisce a creare la quotidianità. Parlaci del processo di composizione di queste poesie e di quello che hai provato mentre le scrivevi. C’è un filo che accomuna i diversi brani? E come mai hai scelto di intitolare la raccolta in questo modo?
Quando scrivi tendi a rappresentare emozioni che tu hai vissuto in prima persona o ti diletti ad osservare gli stati d’animo di chi ti circonda e a dare voce a sensazioni a te estranee? Forse questo è un concetto che va differenziato in base alla tipologia di scrittura, se poesia o prosa. Ecco, come ti poni di fronte a questi due generi? In quale ti lasci andare maggiormente e in quale giochi con la fantasia? E quale tra i due offre una visione più sincera e attendibile di te stessa?
Ciò che scrivo è il frutto della fantasia del momento, di un mio stato d’animo temporaneo o di una mia esperienza vissuta nel passato, ma può nascere anche attraverso le emozioni e le sensazioni di chi mi circonda, delle persone care che influiscono molto nella mia vita in maniera positiva, ma anche sensazioni estranee, come dici tu. Proprio, perché anche la sottoscritta non sa da dove possono aver origine, ma nascono come i sogni che facciamo durante il sonno, senza un vero perché. Ovviamente nella prosa è difficile cimentarsi in un genere del tutto nuovo, oramai è stato scritto di tutto, ma ovviamente in un racconto o in un romanzo fantasy riesco a dare più voce al mio lato fantasioso e sognatore, mentre in un testo contemporaneo magari con uno sfondo di attinenza storica, devo stare con i piedi per terra. Poi magari sfogo la mia indole romantica e poetica attraverso dialoghi, descrizioni e storie d’amore. Mi pongo in maniera logicamente diversa fra prosa e poesia. Tra le due quella che rappresenta di più me stessa è la poesia, anche perché l’altro genere ti porta ad inventare le situazioni più disparate spaziando in narrazioni di vita alquanto lontane dalla singola esperienza.
Tu sei giovanissima, ma hai già partecipato a numerosi concorsi letterari che hai vinto o in cui ti sei classificata nelle prime posizioni. Ti piace metterti alla prova e accettare questo tipo di sfide? Pensi che tali competizioni contribuiscano ad affinare il tuo talento e ti permettano di sperimentare continuamente favorendo la tua crescita personale? Ritieni che siano uno stimolo per il tuo lavoro?
Ho partecipato a tanti concorsi nazionali letterari e poetici, vincendo anche il primo premio per il racconto ‘Il ferroviere e la bambina’ al concorso ‘Maribruna Toni 2009’. In seguito mi sono aggiudicata ulteriori premi come menzioni d’onore, menzioni di merito, secondi e terzi posti in sillogi, poesie singole e racconti. Certamente un modo per affinare il mio talento e mettermi alla prova con nuovi orizzonti, quindi li accetto volentieri. Anche se, come nella società di oggi c’è sempre una corsa all’interesse e non sempre i giudizi sono perfettamente giusti ed equi, ma questo è il compromesso che bisogna pagare per sopravvivere nel mondo odierno. Mi piacerebbe che fosse uno stimolo per il mio lavoro, ma ritengo la scrittura soltanto un piacevole passatempo per dare ossigeno ai sogni e dimenticarsi per un po’ della frenetica realtà che ci avvolge. E’ molto difficile nella vita poter far diventare un lavoro redditizio il tuo più grande sogno, quindi bisogna stare con i piedi per terra.
Sei stata una delle finaliste del concorso “I-Fantasy – 2012”, indetto dalla Fazi Editore, con il romanzo “Kelp – Il mare nasconde un segreto”. Ti sei divertita a spaziare nel fantasy? E hai intenzione di pubblicare questa tua opera che è stata apprezzata da chi l’ha letta e che ti ha portato a un soffio dalla vittoria?
Le poesie contenute in “Un’altalena di emozioni” vengono lette ogni sabato su Radio Napoli Emme nel programma radiofonico “Musica e Parole” condotto da Tony Esposito. Sicuramente è una bella opportunità per farsi conoscere e anche una meravigliosa emozione per una scrittrice. Raccontaci qualcosa in più su questa particolare esperienza. Cosa si prova ad ascoltare le proprie poesie recitate in radio accompagnate da un sottofondo musicale che crea un’atmosfera senza dubbio magica? Preferisci che la tua opera arrivi ai lettori attraverso la lettura personale o tramite questo metodo di condivisione culturale?
Com’è nata in te la passione per le parole? Quando hai cominciato a scrivere e perché?
La passione per le parole è nata da subito, ho scritto la prima poesia a sei anni e l’amore per la lettura c’è stato da sempre. La primissima poesia l’ho dedicata in prima elementare al mio caro e defunto nonno materno, che purtroppo non ho mai potuto conoscere veramente, perché scomparso poco prima della mia nascita. L’argomento dei miei versi è stato sicuramente spinto dal mio forte desiderio di averlo potuto conoscere e già così piccola scrissi che avrei voluto avere una grande scala lunga fino al cielo, che potesse permettermi di raggiungerlo per conoscerlo e riferirgli ciò che non ho mai potuto dirgli dal vivo. In seguito ho dedicato molte altre poesie a lui, compreso il racconto ‘Il ferroviere e la bambina’, con cui ho vinto il primo premio nel 2009. E’ bello poter conoscere qualcuno attraverso i ricordi narrati dalle persone care, che hanno potuto viverlo davvero. Così scrivo di lui, cercando di dare voce attraverso il foglio bianco a quel grande sogno di conoscerlo, che serbo ancora in me e che purtroppo non potrò mai avverare.
Ci sono poeti o poetesse che hanno improntato il tuo modo di dare libero sfogo alle emozioni? Hai una poesia che ami particolarmente?
Da piccoli a scuola ci pongono sempre forzatamente di imparare a memoria poesie di autori
Giovanni Pascoli
famosi, finendo poi per farceli venire antipatici, riuscendo alla fine a farci odiare il mondo della poesia e della letteratura. Ecco, questo secondo me è sbagliato. A parte, che io ho sempre amato l’italiano, forse per una mia predisposizione personale,ma credo che ognuno di noi possa amare la poesia e questa materia soffermandosi su come la scrittura può veramente far parte di tutti. Essa dà forma alla parte astratta di noi riuscendo a farci diventare ciò che siamo. Io adoro i poeti classici come Carducci, Pascoli e Leopardi, ma ho amato anche Gibran, Alda Merini e Emily Dickinson. Non so, forse involontariamente scriviamo prendendo traccia da ciò che più ci piace leggere o che ci ha colpito leggendo, ma io in prima persona non ho mai cercato di imitare nessuno, anzi questi personaggi come tanti altri sono rimasti famosi proprio per la loro unicità e semmai un giorno qualcuno si ricorderà di me, vorrei che fosse così anche per me. Non ho una poesia in particolare che amo, perché per elencarle tutte ci vorrebbe troppo tempo.Qual è la poesia scritta da te che ti rispecchia maggiormente, quale quella a cui sei più legata, e quale quella che i lettori dovrebbero assolutamente leggere per comprendere il significato della tua opera? Ci sono tante poesie a cui sono legata, ma quella che racchiude l’essenza del mio libro e della mia intera poetica scritta fino ad oggi è quella che si intitola ‘La storia’, che si trova all’interno della raccolta. Essa custodisce la descrizione di ogni piccola cosa ‘dall’ansante respiro di un vecchio’ al ‘primo vagito di un neonato’, per questo ho voluto dimostrare in questi versi come i più piccoli particolari, di cui nella vita a volte non ci accorgiamo neanche, possano scrivere la storia della nostra vita. Questo è l’intero testo della poesia. La Storia
Fra gli scaffali impolverati di una biblioteca si nasconde, fra le vecchie e pazienti pagine di un libro si addormenta, fra i gradini consumati del tempo si giustifica, del magnifico colore di fresie e girasoli in un campo assolato e solitario si traveste: dal primo vagito di un neonato all'ansante respiro di un vecchio inizia e finisce di vivere. Fra i ciottoli di un antico borgo cittadino fino alle fresche e giovani ghiaie di una spiaggia ripercorre il tenero e timoroso passo di un bambino. Il galoppo di un cavallo stanco ma felice, il fedele sguardo di un cane che vive delle tue carezze e sorge nella luce dell’ alba, ritirandosi infine nelle fioche ed emozionanti promesse di un tramonto. Respira in noi, accompagna la nostra ombra, ci sussurra i peccati della nostra coscienza, ma ci prende per mano, facendoci danzare l’infinito valzer della storia della vita. Tornando alla prosa, quali sono i tuoi generi letterari preferiti? C’è una sezione della letteratura che ti piace particolarmente, sia come lettrice che come autrice?
Tramite le tue parole, in versi o in prosa, cosa speri di trasmettere a coloro che ti leggono? Con le parole che utilizzi per esprimere le tue emozioni vuoi lasciare un messaggio di te al mondo? Spero tanto di poter regalare a chi mi legge o a chi mi leggerà una piccola emozione, ma anche una semplice riflessione sulla poesia. Che restasse impresso anche un solo e breve verso o una singola parola che faccia scaturire ancora la voglia di evadere e di sognare oltre la realtà. Questo è il mio messaggio: le uniche cose rimaste ancora senza prezzo sono i sogni. Quindi diamo voce ad essi, è l’unica libertà ancora rimasta senza etichetta.
Hai bisogno di un’ambientazione silenziosa per scrivere o ti servi di un accompagnamento musicale? Qual è il luogo che prediligi per immergerti nella tua fantasia? L’arte contribuisce alla tua ispirazione? Il luogo che prediligo per immergermi nella scrittura e nella mia fantasia è il mio studio, mi serve soltanto la mia stanza immersa nel rumore dei sogni per riuscire a scrivere ciò che vorrei dire al mondo. A volte,anche l’arte ha contribuito alle mie creazioni, basta soltanto una piccola immagine o un quadro a rendermi ladra del tempo per scrivere ciò che quella raffigurazione rappresenta per me e che potrebbe rappresentare anche per gli altri. Sto scrivendo anche alcune canzoni per un nuovo gruppo di musica gotica, quindi lì ho dovuto per forza immedesimarmi nel sottofondo e scrivere con l’aiuto della musica, studiando bene come inserire rime o parole in sintonia con il ritmo richiesto.
Cara Francesca, io ti ringrazio immensamente per aver risposto alle mie curiosità e per aver aperto il cuore a chi sta leggendo. Ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni e di continuare a percorrere la strada della scrittura con successo! Vuoi salutare i lettori e le lettrici regalando una tua poesia e permettendo di assaporare le emozioni che trasmettono i tuoi versi? Per me è stato un piacere rispondere alle tue domande. Hai saputo creare una dolce accoglienza sul tuo fantastico blog, e mi sono sentita subito a mio agio nel dare risposta alle tue curiosità. Grazie per la meravigliosa occasione che mi hai dato, ti ringrazio per gli auguri, sperando che possa continuare a espandere il mio cammino realizzando i miei sogni, anche se sono già felice dei risultati raggiunti. Con piacere saluto te e i lettori con questa mia poesia scritta recentemente. Spero vi piaccia. Buona Lettura! Anzi, vi auguro una eterna ‘altalena di emozioni’!
Sulla riva dei sogni
Lasciando che il tempo passasse Ho contato le onde Fra gli occhi dei nostri giorni di sole: dove l’alba ancora sa d’aurora, e il bacio è un altrove tra i sensi eterni di un miraggio.
Colorando del grigio degli anni Le ciglia della luna, ho aspettato di rapire il tuo respiro per conservarlo in eterno nel ritorno della primavera.
Volteggiando tra i fiocchi di una neve mai scesa, ho inventato le carezze per colorare di vita le tue guance.
Non posso far altro che pregare Per dire al cielo Quanta nebbia ancora esiste Fra la realtà e la fantasia.
Ecco, è proprio lì Che una farfalla bianca Spesso viene a trovarmi… …..Per posarsi Sulla riva dei sogni.
È lì che ti ho conosciuto, e nessuno potrà rubare le conchiglie che vi ho lasciato.
Lo potrà fare solo il mare, quando saprà che le avrai raccolte una ad una: in quel momento allora potrò finalmente smettere di sognare.
Tu, sarai la mia riva Ed io il tuo mare.
~*~
Spero che questa intervista vi sia piaciuta e ringrazio tutti coloro che si sono soffermati qui anche solo per un attimo! Un immenso grazie a Francesca Ghiribelli per averci tenuto compagnia e per averci dato la possibilità di dare il giusto spazio alla splendida parte della letteratura rappresentata dalla poesia! C'è sempre bisogno di versi in questo mondo ^-^ La poesia che ha deciso di condividere con noi è meravigliosa, sognante e romantica e io le auguro di scriverne ancora miliardi che abbiano la stessa bellezza e intensità. Vi mando un saluto affettuoso :-) Monia Iori~*~