Manifestazioni, cortei, comizi, stadi e quant’altro dove vedi e senti di tutto e di più. Ma se le mani sollevate in alto in segno di vittoria, di saluto o di protesta sono chiuse a pugno va tutto bene, se invece sono aperte e tese al cielo allora è reato: apologia di fascismo! Comunque ognuno la pensi - ammesso e non concesso che qualcuno alle prese con gli imminenti calcoli di 730, Imu, Tasi, bollette in scadenza e tutti i problemi legati al come arrivare alla fine del mese, abbia tempo e voglia da impiegare in certe inutili discettazioni - è proprio di questi giorni una sentenza secondo la quale “il saluto romano non è reato”! Lo ha decretato il tribunale di Livorno che ha assolto quattro ultras dell'Hellas Verona accusati di aver compiuto "manifestazioni esteriori usuali del disciolto partito fascista nell’eseguire il gesto del ‘saluto romano’." I quattro tifosi sono stati assolti dal magistrato poiché è stato considerato che il loro gesto non comportasse discriminazione razziale, religiosa o sulla base della nazionalità, né tantomeno un’esaltazione tale da potere condurre alla riorganizzazione del partito fascista. Tanto baccano per un saluto… romano! Giorgio Almirante difendeva i suoi ragazzi ribadendo che quel saluto sotto il palco dei suoi comizi a Piazza del Popolo era fatto a mani aperte perché quelle mani erano pulite! Oggi Almirante non c’è più, e se è vero che sono in molti a rimpiangerlo considerato quello che passa il convento della politica italiana, è altrettanto vero che quell’epoca si è chiusa e parlare oggi di ritorno del fascismo per qualche mano alzata al cielo non è apologia di reato, ma dabbenaggine. Oggi preoccupano molto di più le centinaia di migliaia di mani tese ad elemosinare carità! E comunque non c’era certo bisogno di una sentenza per capire che da Giorgio Almirante in poi fare il saluto romano non ha più alcun senso. Dalla scomparsa del Movimento Sociale Italiano e del suo leader il saluto romano è solo folclore ed è ridicolo ritenerlo reato. Ieri era ieri ed oggi è oggi. E oggi a Piazza del Popolo sfilano e manifestano i sindacati e la sinistra e a Piazza San Giovanni - storica tribuna della sinistra - comizia la destra di Fini, Casini e Berlusconi. Il mondo si è rovesciato nella new economy e nella globalizzazione dei mercati, la destra nella sinistra e viceversa, la politica è asservita al bene privato, ma qualcuno ancora demonizza il saluto romano agitando i vecchi fantasmi. A noi (senza… Eia Eia Alalà) poco importa il come si saluta, perchè in una società in cui anche il vicino di casa pur di non farlo scappa via davanti all’ascensore e si fa quattro piani di scale a piedi, "salutare" è salutare, insomma fa bene, se non altro per una questione di buona educazione e di civile convivenza!
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Manifestazioni, cortei, comizi, stadi e quant’altro dove vedi e senti di tutto e di più. Ma se le mani sollevate in alto in segno di vittoria, di saluto o di protesta sono chiuse a pugno va tutto bene, se invece sono aperte e tese al cielo allora è reato: apologia di fascismo! Comunque ognuno la pensi - ammesso e non concesso che qualcuno alle prese con gli imminenti calcoli di 730, Imu, Tasi, bollette in scadenza e tutti i problemi legati al come arrivare alla fine del mese, abbia tempo e voglia da impiegare in certe inutili discettazioni - è proprio di questi giorni una sentenza secondo la quale “il saluto romano non è reato”! Lo ha decretato il tribunale di Livorno che ha assolto quattro ultras dell'Hellas Verona accusati di aver compiuto "manifestazioni esteriori usuali del disciolto partito fascista nell’eseguire il gesto del ‘saluto romano’." I quattro tifosi sono stati assolti dal magistrato poiché è stato considerato che il loro gesto non comportasse discriminazione razziale, religiosa o sulla base della nazionalità, né tantomeno un’esaltazione tale da potere condurre alla riorganizzazione del partito fascista. Tanto baccano per un saluto… romano! Giorgio Almirante difendeva i suoi ragazzi ribadendo che quel saluto sotto il palco dei suoi comizi a Piazza del Popolo era fatto a mani aperte perché quelle mani erano pulite! Oggi Almirante non c’è più, e se è vero che sono in molti a rimpiangerlo considerato quello che passa il convento della politica italiana, è altrettanto vero che quell’epoca si è chiusa e parlare oggi di ritorno del fascismo per qualche mano alzata al cielo non è apologia di reato, ma dabbenaggine. Oggi preoccupano molto di più le centinaia di migliaia di mani tese ad elemosinare carità! E comunque non c’era certo bisogno di una sentenza per capire che da Giorgio Almirante in poi fare il saluto romano non ha più alcun senso. Dalla scomparsa del Movimento Sociale Italiano e del suo leader il saluto romano è solo folclore ed è ridicolo ritenerlo reato. Ieri era ieri ed oggi è oggi. E oggi a Piazza del Popolo sfilano e manifestano i sindacati e la sinistra e a Piazza San Giovanni - storica tribuna della sinistra - comizia la destra di Fini, Casini e Berlusconi. Il mondo si è rovesciato nella new economy e nella globalizzazione dei mercati, la destra nella sinistra e viceversa, la politica è asservita al bene privato, ma qualcuno ancora demonizza il saluto romano agitando i vecchi fantasmi. A noi (senza… Eia Eia Alalà) poco importa il come si saluta, perchè in una società in cui anche il vicino di casa pur di non farlo scappa via davanti all’ascensore e si fa quattro piani di scale a piedi, "salutare" è salutare, insomma fa bene, se non altro per una questione di buona educazione e di civile convivenza!
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