Magazine Giardinaggio
Cari amici, sabato pomeriggio, il Teorema di Dionea, la sua amica Frittella e Marri, passeggiando lungo la Darsena, hanno notato uno splendido AIRONE CINERINO, tutto solo soletto e immobile su un isolotto nel bel mezzo del Naviglio milanese.
Sul posto era già presente una signora che perplessa osservava l'animale. Perchè perplessa mi chiederete voi? Perchè a guardare con attenzione, si poteva notare l'instabilità dell'airone che in effetti risultava avere un'ala spezzata.
Subito ci siamo mobilitate chiamando la protezione animali, facendo cercare a Speck ( che si trovava a casa ) il numero della LIPU o il numero telefonico di qualche possibile associazione di pronto intervento.
Le prime cinque o sei chiamate sono andate a vuoto, ovvero nessuno rispondeva al telefono, oppure altri ci rimbalzavano a qualche altra associazione.
Dopo circa 40 minuti, siamo riuscite a contattare un gruppo di volontari che in maniera piuttosto celere ci hanno raggiunte.
Nel frattempo si sono uniti a noi vari passanti, tra i quali un ragazzo piuttosto eccitato dall'evento che stava escogitando un modo per attraversare il Naviglio a piedi e che, così diceva lui, a casa aveva tante cose da fare, ma proprio non poteva perdersi il salvataggio!!!
Arrivati i due volontari, gettata una scaletta in acqua per raggiungere la lingua di terra ove sostava l'airone, i temerari hanno tentato di agguantare l'uccello che veloce come un fulmine si è gettato nel Naviglio e si è allontanato nuotando. Niente di fatto!
La preoccupazione di noi osservatori saliva anche perchè l'animale, non potendo muoversi sarebbe, nell'arco di pochi giorni, morto di fame. I due volontari decidono quindi di chiamare i Vigli del fuoco (già pre-avvisati da noi un'oretta e mezza prima) affinchè potessero scendere in campo con i mezzi necessari: un gommone e la muta stagna.
Intanto, un personaggio assai strano che cerca di raccogliere i pochi funghetti striminziti che crescono nell'erba "pisciacchiata" dai cagnolini che frequentano la zona (anche da Marri che in tutto questo trambusto è stata veramente brava) pensando di aver avvistato Gambe secche o chiodini da cucinare con la polenta, si unisce al nostro gruppetto.
Passano ancora venti minuti ed ecco che a sirene spiegate arrivano due mezzi del Vigili del fuoco. Eccoli, eccoli gridiamo tutti!!!
I nostri eroi scendono dal camioncino, valutano la situazione e decidono di indossare la tenuta da sommozzatore, due di loro si immergono nell'acqua e cercano di attorniare l'airone, un terzo si avvicina all'animale e riesce a prenderlo.
Urrà! Applauso! E zac! L'airone con il suo becco affilato becca sulla guancia il suo salvatore che, senza scomporsi, lo porta sulla riva e lo mette nella gabbia con la quale i volontari lo trasporteranno alla clinica veterinaria.
Tutto è bene quel che finisce bene direi.
Frittella, Marri ed io possiamo tornare a casa, felici di aver partecipato (anche se solo avvisando i vari volontari, Vigili del fuoco, LIPU, ecc...) al salvataggio di uno splendido AIRONE CINERINO.