Non è la prima volta che un ospedale rifiuta la donazione del sangue da una persona omosessuale. L’ennesimo caso, a Milano al Gaetano Pini, ha destato molto clamore.
Il lungo articolo de La Repubblica approfondisce a sufficienza il tema per toccare tutte le principali argomentazioni che mettono all’angolo la scelta dell’ospedale Pini.
Come è ormai chiaro da tempo, il problema della sicurezza del sangue donato sta nell’identificare i comportamenti a rischio e non le categorie a rischio. E non ha alcun fondamento, è anzi offensivo e non tollerabile, ricondurre tout court una “categoria” (i gay) ad un ad un comportamento a rischio (sesso non protetto).
Citando quanto ha detto Anna Paola Concia “In Italia ci sono 9 milioni di italiani che vanno a prostitute. Loro posso donare il sangue e i gay no?”.