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Il santuario

Creato il 15 dicembre 2010 da Sogniebisogni

(…) Sono al mare, nel Sud. Cammino lungo la costa, faticosamente in salita, diretto verso una specie di santuario al quale si arriva con una strada non asfaltata, è molto tempo che non lo visito. Trovo due turisti, forse americani, che parlano in inglese del santuario. Si tratta di una specie di chiesetta molto povera, scavata nella roccia e malamente affrescata, con un altare scolpito al centro dell’unico ambiente, somiglia a certe chiese rupestri che si vedono ai Sassi di Matera. La porta è chiusa da un cancello, come se fosse una cappella tombale. I due entrano e li vedo che toccano della polvere che c’è sull’altare. Vorrei spiegare loro che il santuario è dedicato ai soldati morti oltremare e che forse quella polvere che toccano sono dei morti. Entro dietro di loro e cominciamo a parlare (…) Torno dal santuario e vado a una cena molto lunga con tanta gente. La cena finisce, siamo sazi e ci alziamo tutti insieme per pagare. G. mi fa vedere che sono rimasti ancora parecchi pesci che potevamo mangiare. Sono disposti su una specie di credenza dietro il tavolo dove abbiamo cenato. Mi accorgo che ci sono anche due polpi, ma dall’aspetto strano, le loro carni sono rosse, come se fossero piene di sangue. Penso che mi sarebbe piaciuto assaggiare il polpo, ma alla fine sono troppo pieno (Mi sveglio).


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