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Il sapore della leggenda

Da Lacuocacialtrona
Pane all'alloro del cavaliere templare fuggitivo
Il sapore della leggenda
La leggenda narra di cavalieri templari in fuga nella Terrasanta che, per sfamarsi, producevano dei pani, arrostiti su fuochi di fortuna, con quello che trovavano sul loro cammino: verdure, formaggio, carne, uova; in più, per aromatizzarli e proteggerli dalla fiamma viva, una foglia di alloro posta alla base dell'impasto.
Questo in sostanza il poetico racconto - chissà da quale fonte, letteraria o popolare, pervenuto - riportato nel blog di zia Marta, che crea queste piccole pagnotte con l'alloro del suo giardino; nella versione originale, senza lievito - i cavalieri essendo, per l'appunto, in fuga, non avevano il tempo per poter aspettare la lievitazione - ma reso soffice dalle uova.
Nella realtà la regola, dei templari che già, programmaticamente, nel XV punto, intitolato "Il decimo del pane sia sempre dato all'elemosiniere", stabiliva che "Benché il premio della povertà che è il regno dei cieli senza dubbio spetti ai poveri: a voi tuttavia, che la fede cristiano vi confessa indubitabilmente parte di quelli, comandiamo che il decimo di tutto il pane quotidianamente consegniate al vostro elemosiniere" esprimeva al riguardo del pane direttive assai precise. 
La dotazione di pane dei cavalieri veniva suddivisa in due tipologie ben distinte: pane scuro, composto da farina bianca e farina di segale, per l'uso di tutti i giorni e pane bianco per i giorni festivi; come pure, nell'equipaggiamento dei cavalieri, erano previsti, altre alla armi, tre diversi coltelli: una specie di daga, un temperino e, appunto, un coltello apposito per tagliare il pane. Questo oltre al «paiolo per cucinare e alla scodella per misurare l'orzo»; il che ci fa supporre che, nella dieta quotidiana dei templari, un posto d'onore venisse riservato alle creme e polente di cereali.
Leggende a parte, questi piccoli panini, profumati, coreografici, e col valore aggiunto del racconto, sono l'ideale per picnic e piccoli catering.
Per venticinque bocconi di libertà
20 foglie di alloro
500 gr di farina, meglio se mista bianca e integrale
1 cucchiaio di olio evo
acqua qb
erbe aromatiche a piacere: timo, maggiorana, basilico...etc
verdure (o formaggi, o salumi) a piacere: qui pomodori, peperoncini sott'olio e aglio marinato
sale qb
1 bustina lievito istantaneo
In un mixer mescolare farina, lievito olio con acqua quanto basta per ottenere un composto solido che si possa estrarre lasciando pulita la superficie del frullatore; aggiungere erbe aromatiche, sale, e pezzi di verdure sottolio (o formaggio, o salame) tagliate a piccoli pezzi. Dividere l'impasto in 20/25 parti disponendo ciascuna di esse sul retro di una foglia di alloro, dandole la forma della medesima; non esagerare con l'impasto, tenendo conto che lieviterà in cottura. Infornare in forno caldo  a circa 200° per 20/25 minuti, i panini posti a distanza tra di loro dopo averne incisa la superficie superiore per il lungo, fino a cottura ultimata. 
Documentarsi sui templari: http://www.rosacroceoggi.org/testi/I_Templari.pdf

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