Il sapore della Vittoria

La storia delle vittorie, il sapore della vittoria, spesso sembra essere sempre la stessa: un gruppo con qualche vecchia gloria prestata al calcio dilettantistico che ancora riesce a vivere di calcio, un ambiente positivo in cui spesso si sentono ripetere frasi come "questo è l'anno buono", "nessuna squadra ha questo organico, sono superiori".. e un campionato perfetto che si conclude in trionfo.

La storia della vittoria della Voltrese non ha davvero niente a che vedere con tutto ciò.

Certo, qualcuno dei ragazzi ha giocato a buon livello in passato, ma di tempo ne è trascorso e gli impegni lavorativi hanno preso decisamente il sopravvento sulla preparazione atletica.

La storia dei ragazzi di Voltri è la storia di un gruppo rimasto quasi invariato per cinque campionati, di ragazzi che lavorano tutto il giorno (qualcuno anche la domenica mattina!) e che trovano la forza di ritrovarsi la sera al Campo, per correre dietro a ciò che amano certamente di più.. il pallone.

Nessun fenomeno, se non di simpatia.

E soprattutto, (ahimè!), nessun campionato perfetto, tantomeno questo, che pur si è concluso - finalmente e meritatamente - in trionfo.

Sono cinque anni che la squadra arriva a giocarsi il tutto e per tutto negli ultimi 90 minuti. Cinque anni che i ragazzi si giocano la partecipazione ai play off o lottano per vincerli e passare di categoria. Lo scorso anno siamo arrivati davvero vicini a questo sogno chiamato Eccellenza, ma l'ultima partita non è andata per il verso giusto.

Qualsiasi altra squadra si sarebbe arresa, in qualsiasi altra società sarebbero nate tensioni tali da compromettere equilibri e rapporti. Non Voi, non Noi.

Abbiamo cominciato l'ennesimo campionato a testa bassa, con la paura di non riuscire a trovare le motivazioni giuste, con il timore di non essere bravi abbastanza. Ad agosto mio marito diceva "se arriviamo sempre in fondo e non vinciamo mai, vuol dire che ci manca qualcosa.. meglio se pensiamo a salvarci".. a gennaio sorridendo constatavamo di aver raggiunto l'obiettivo salvezza e ciò nonostante fossimo secondi in classifica ed avessimo perso soltanto una partita.

A febbraio, dopo aver perso tre partite di fila, aver reso prestazioni che lasciavano a desiderare ed aver patito qualche infortunio, i nostri peggiori incubi si sono materializzati.. ma siamo rimasti aggrappati al secondo posto con tutte le nostre forze.

Personalmente, non ho smesso un secondo di credere che ce l'avremmo fatta, e come un mantra l'ho ripetuto a me stessa, a mio marito e a tutti coloro che con me hanno condiviso questo percorso.

Ogni sera dopo l'allenamento le stesse domande "Cosa si dice a Voltri? I ragazzi come stanno? Siete carichi o no?".. Una sera mio marito mi ha guardata e mi ha detto "Quest'anno ce la facciamo, te lo prometto".

Il 10 Maggio ci siamo presentati alla partita decisiva dopo una settimana "di passione" e che a tutti (sicuramente a me) deve essere sembrata infinita. Una settimana di allenamenti, cene, "ma vediamoci anche per un aperitivo", telefonate, messaggi pieni di cuori (soprattutto della sottoscritta!) e frasi di incoraggiamento.

Il 10 Maggio, i ragazzi hanno giocato la loro partita perfetta. Testa, cuore e gambe. Concentrati, cattivi senza mai esagerare e perdere la testa, concreti ma soprattutto UNITI, come una Vera e Unica Grande Famiglia.

Il 10 Maggio abbiamo realizzato il Sogno di vincere i Play Off .. ed io mi sono regalata un tiramisù per festeggiare la fine del riuscitissimo fioretto. Il finale perfetto di una giornata indimenticabile.

GRAZIE RAGAZZI! (Il sapore della Vittoria sa di Tiramisù!)