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Il seggio vacante

Creato il 06 settembre 2013 da Eymerich

Uno spaccato schietto e disarmate della società odierna

Il seggio vacante

Copertina del libro Il Seggio Vacante

Della famosa scrittrice J. K. Rowling avevo letto la saga di Harry Potter, diventata ormai un cult attraverso i libri, i film e tutto l'immaginario costruitovi intorno. Lo stile e la freschezza narrativa mi erano particolarmente piaciuti, così quando ho visto la sua nuova uscita, Il Seggio Vacante, non ho potuto fare a meno di acquistarlo. Già mi pregustavo un giallo ricco di colpi di scena con il ben sperato lieto fine e la vittoria della giustizia, giusto il mio genere! Tuttavia già dai primi capitoli ho capito che dello stile di Harry Potter si trovava bene poco e che questo libro mi avrebbe provocato non poche notti agitate. Sono stata letteramente intrappolata dalla vicenda, caratterizzata da molteplici personaggi, tutti toccanti e ben caratterizzati attraverso la penna della Rowling. Le varie storie si intrecciano in modo brillante senza mai far perdere il filo conduttore della vicenda.
La storia si svolge a Pagford ed inizia con la morte del consigliere più in vista, Barry Fairbrother, questo avvenimento dà il via ad una lotta intestina per l'occupazione del seggio, un terremoto che rimescola fazioni, divisioni ed alleanze.
Accanto alla vicenda politica, la Rowling dipinge uno spaccato dell'Inghilterra contemporanea, che dietro ad una bella facciata nasconde ipocrisie, rancori e tradimenti. Le famiglie protagoniste impersonano i modelli della società odierna, dove basta "un seggio vacante" per innescare guerre personali tra figli e genitori, mogli e mariti, ricchi e poveri.
Durante la lettura la mia mente tornava ai racconti, letti da adolescente, della famosa scrittrice L. M. Alcott. All'ora cercavo di immedesimarmi nell'Inghilterra di fine '800 e mi risultava così complesso capire come si potevano affrontare quelle situazioni, come si potesse vivere così. Il confronto tra gli spaccati sociali è stato inevitabile, ma la mia mente si è trovata totalmente consapevole delle situazioni delineate nel libro della Rowling, anzi vi si è ritrovata con avvilimento e anche un pò di ribrezzo.
Il seggio vacante è un romanzo che parla agli adulti, forte e disarmante proprio per la sua schiettezza, che porta in risalto i conflitti generazionali, le contraddizioni e la bassezza di una realtà così vicina a noi e che spesso fingiamo di non vedere. Il colpo di scena finale non può che riconfermare quanto detto e farci pensare a quante volte ci siamo voltati dall'altra parte, fingendo di non vedere, dando una sberla morale a quello che è il nostro impegno e resposabilità sociale e morale. 
Mi sento quindi di consigliare questa lettura, caratterizzata dalla tipica scrittura semplice ed accattivante dell'autrice, capace di far ridere, piangere ma sopratutto pensare.
O.P.

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