la Rowling torna, stavolta senza il maghetto Harry
Il ritorno ha suscitato molta curiosità nei fans della scrittrice inglese e negli appassionati di letteratura in generale, non solo perché è il primo libro della Rowling estraneo alle vicende del mondo di Hogwarts ma anche per i suoi contenuti, adulti e tesi a svelare i volti nascosti dietro le maschere delle apparenze e dei perbenismi dei nostri tempi (e probabilmente anche di quelli passati).
Un romanzo che promette di essere interessante e che ci mostrerà una Rowling diversa, pronta ad usare la città di Pagford come pretesto per un’analisi più ampia e profonda sull’animo umano e sulla società.
Ben presto leggeremo il libro e vi faremo sapere cosa ne pensiamo.
Il Seggio Vacante è disponibile, dal 6 dicembre 2012, in tutte le librerie e store online al prezzo di 22,00€. per la versione cartacea e 15,99€ per quella digitale. Il romanzo è stato pubblicato da Salani e conterà 512 pagine.
Sinossi:
A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un’idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un’antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti e la lotta per il suo posto all’interno dell’amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l’unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo.