di Arthur Conan Doyle
Sherlock Holmes 2
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L’amore è un’emozione, e tutto ciò che è emozione contrasta con la fredda logica che io pongo al disopra di tutto.
(Pagina 168)
Sherlock Holmes
Proseguo finalmente con le avventure del detective più antipatico e adorabile che mai! :)
Una dolce e affascinante fanciulla chiede aiuto al nostro investigatore, e Holmes accetta di buon grado visto che ultimamente si stava annoiando davvero moltissimo!
Davvero una storia interessante questa del segno dei Quattro. La scoperta del mistero a dirla tutta non mi ha entusiasmato più di tanto, ma l’investigazione invece l’ho trovata davvero emozionante, meglio di un thriller! :)La trama è in un certo senso simile a quella del precedente, con le indagini, il coinvolgimento della polizia, e poi la scoperta del colpevole e il lungo racconto di come sono andate le cose. Anche stavolta infatti siamo di fronte a un crimine che è la “conclusione” di una storia iniziata molti anni prima, e questa è la cosa che mi è piaciuta meno, questo lungo racconto finale del colpevole: l’ho trovato un po’ inutile, e anche un tantino noioso.Ho letto questo libro per la sfida a tema di questo mese. Il tema era Londra, quindi ho prestato maggiore attenzione all’ambientazione. Questa è un’altra delle cose che amo molto delle sfide: a volte ti permettono di leggere i libri con occhi diversi, notando cose che altrimenti sarebbero passate inosservate. Non molto presente Londra in questo romanzo, purtroppo, non tanto quanto avrei voluto, ma è comunque un elemento importante ai fini della storia. Innanzi tutto il nostro Holmes la conosce a menadito, ogni strada, ogni angolo, ogni vicolo, poi quando non può setacciarla lui di persona, manda il suo fido esercito di ragazzini a cui non sfugge nulla! :)Tra i personaggi secondari che compaiono in questo romanzo, ce n’è sicuramente uno che spicca sugli altri, ovvero la signorina Mary Morstan, la fanciulla che chiede aiuto a Holmes. Se il suo nome all’inizio non mi aveva detto nulla, ben presto proseguendo nella lettura ho capito con chi avevamo a che fare… ovvero con la futura Mrs Watson, che conoscevo solo dai film con Robert Downey junior e Jude Law! Ancora non so dire se il personaggio mi è piaciuto o no. Sembra veramente perfetta: bella, intelligente (perfino Holmes ha un elogio per lei da questo punto di vista!!), onesta, virtuosa, perfino coraggiosa… insomma, veramente troppo perfetta!! La storia d’amore è poi odiosamente tipica: si conoscono da mezzo minuto e subito lui la chiede in moglie!!
Ma vabbè, bando alle ciance, concentriamoci sul protagonista: in questo romanzo scopriamo un lato nuovo di Holmes, ovvero la sua dipendenza da cocaina e morfina. Anche se, in realtà, non parlerei proprio di dipendenza: il nostro è dedito a suddette sostanze soltanto quando si annoia. Se può far lavorare il cervello nel risolvere qualche caso “impossibile”, allora tutto ok. Ma se gli viene a mancare lo stimolo, lo cerca da qualche altra parte. Non c’è che dire, un’altra particolarità che rende questo personaggio ancora più unico e interessante!
Lo stile di Conan Doyle in questo romanzo l’ho trovato parecchio simile a quello del precedente, anche se vendendo a mancare la “novità” data dal primo approccio ai personaggi, l’ho trovato sicuramente meno intrigante. Il racconto finale del colpevole, con quel lungo flashback come nel libro precedente, stavolta, come ho detto, mi ha annoiato un po’, l’ho trovato troppo lungo e pieno di di particolari inutili.Nonostante il noioso racconto finale il mio commento generale è comunque positivo. Come ho detto all’inizio l’indagine mi ha coinvolto e tenuto col fiato sospeso. M’è piaciuto leggermente meno del precedente, ma si è trattato comunque di una lettura assai intrigante! :)Copertina e Titolo
Dammi 3 parole
Mistery e romanceScheda del libro
Titolo: Il segno dei Quattro
Serie: Sherlock Holmes – 2
Titolo originale: The Sign of Four
Autore: Arthut Conan Doyle
Nazionalità: britannica
Anno prima pubblicazione: 1890
Ambientazione: Londra, XIX secolo
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson, Mary Morstan
Casa Editrice: Newton Compton (I Mammut)
Traduzione: NIcoletta Rosati Bizzotto
Copertina: Mikel Casal
Pagine: 81
Link al libro: ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 9 ottobre 2012
fine lettura: 14 ottobre 2012
Un po’ di frasi
Sherlock Holmes prese il suo flacone dall’angolo della mensola del caminetto e la sua siringa ipodermica da un elegante astuccio di marocchino. Con le dita lunghe e nervose infilò l’ago sottile e arrotolò la manica sinistra della camicia.[incipit]Hanno tutta l’aria di essere una masnada di farabutti, ma suppongo che ciascuno di loro racchiuda in sé una qualche scintilla immortale. A guardarli, non si direbbe. A priori, non c’è nessuna probabilità che sia così. Quale strano enigma è mai l’uomo!Sherlock Holmes(Pagina 145)explicit Leggi
«A me», rispose Holmes, «resta ancora un flacone della cocaina.» E allungò la sua mano bianca affusolata.
Argomenti
4 stelline, ambientati in Regno Unito, ambientati nel 19° secolo, autori britannici, autori del 19° secolo, explicit, frasi dai libri, giallo, incipit, La Sfida a Tema 5^ Edizione, OBIETTIVO 2012, segnalibri, Sfida del mistero RELOADED, Sfida Ridammi 3 Parole, Sherlock Holmes, voto 7 e 1/2