ALBERO PROIBITO.
Il Grande Capo si sveglia smarrito e trema per il gelo che sente dentro di sé nel mattino caldissimo d’Agosto. Si reca nella caverna di Stregone e racconta il sogno. Stregone toglie la grata che separa il topo da un gatto nero e osserva i loro comportamenti. Passa una mezz’ora, il topo e il gatto restano immobili. I suoni delle ossa appese allo strano bastone agitato e le urla con i salti di Stregone, non hanno fatto muovere neppure un pelo ai due animali. Stregone si siede sulla Pietra Sacra, chiude gli occhi e inizia a parlare: “Mangiare il gelato sull’entrata della Caverna del Comando è un chiaro presagio di sventura, amici ipocriti ti stanno vicino per interesse, sentire freddo significa che hai bisogno di amicizie sincere, sei in una situazione incerta e insicura, avrai uno spavento grandissimo per un evento improvviso”. Il Grande Capo ordina di bruciare vivo sulla Pira Sacra il più anziano del villaggio: con il sacrificio di quell’umano invoca la Dea Ipnosi, Protettrice dei Potenti. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
D A I S O G N I
Dai sogni vorrei con lusinghe attrarre
adagio un’immagine in rete intessuta di profumo,
anche se i cerchi ne dovessi intrecciare
dai miei stessi anelli di riccioli,
anche se notturno sangue dal cuor dovessi far sgorgare,
per trarre immagine ardente dalle onde del sogno,
immagine che su e giù ondeggia,
musica eolica, bellezza d’amore sussurrando.
-Karl Marx-
(IMMAGINE DI SOGNO , Ditirambo)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/09/08/le-borre-del-gufo/