Il segreto del successo

Da Quipsicologia @Quipsicologia

Qual’è il segreto del successo? Si potrebbe riassumerlo con questa frase: “Più dai. Più guadagni”.

Già. Questa teoria sta rivoluzionando una delle convinzioni più diffuse sul successo e cioè che esso dipende da fattori individuali come la passione, il lavoro duro, la determinazione, il talento e la fortuna.

A sostenerla è Adam Grant nel suo libro “Più dai Più hai. Un approccio rivoluzionario al successo”, in uscita questo mese in Italia per Sperling & Kupfer. Questo giovane e brillante professore di management presso la Wharton University di Philadelphia ha potuto osservare dalla sua esperienza a contatto diretto con grandi aziende (Google, Facebook, Microsoft, etc.) che le persone di maggior successo sono estremamente altruiste, generose, cioè giver. Quelle opportuniste, invece, sono taker.

Grant passa in rassegna casi di giver attivi in diversi settori, tutti uomini di grande successo. Consulenti, av­vocati, medici, ingegneri, venditori, scrittori, imprenditori, commercialisti, ma anche premi Nobel e capi di Stato di cui Grant mette in evidenza i tratti rilevanti del loro modo di vivere e di agire la vita.

Ma cosa significa essere giver o taker?

Il successo è essere giver

I giver sono quelle persone che danno senza aspettarsi un immediato ritorno; sono generosi e nonostante il loro tram tram lavorativo, trovano sempre il tempo per aiutare o dare consigli, oltre che valorizzare le qualità e virtù delle persone con cui si relazionano.

Il vero beneficio della generosità non è però un vantaggio materiale, ma un rivolgimento interiore in cui si diventa più fluenti e più disponibili a mettersi in gioco. Certo, a essere generosi si rischia perché si oltrepassa quella sottile linea di non ritorno: i confini tra noi e gli altri diventano meno rigidi e entriamo a far parte di un tutto in cui è possibile condividere risorse, emozioni e naturalmente se stessi. Essere generosi quindi significa prima di tutto vincere l’ansia di perdere ciò che possediamo. Ciò che è mio, le mie abilità e le mie conoscenze, le mie risorse, il mio tempo, la mia energia, è anche tuo. Questo è essere giver.

I taker invece sono quelle persone ego-centrate, che si riferiscono solo a se stesse. Il mondo è solo dentro di loro, non esiste l’Altro. Cercano di uscire da una situazione nell’istante prima di dover ricambiare e si muovono nel loro ambiente pensando solo al modo in cui accrescere la propria fama, il proprio tornaconto personale, il proprio successo, senza curarsi se questo possa procurare sofferenza o ledere al prossimo.

Successo e networking

Sempre nel suo libro Grant aggiunge alle tre qualità fondamentali per raggiungere il successo (duro lavoro, talento e fortuna) la capacità di fare networking (Rete Sociale), ossia quella di costruire buone relazioni basate sulla reciprocità, ossia sullo scambio. Per cui coltivare una rete di rapporti è un punto di qualità che può fare la differenza e oggi la tecnologia ha reso questo molto più possibile che un tempo. Basti pensare quanto i Social media e Internet permettono ormai di verificare in tempo reale informazioni sulle persone e sul loro lavoro, rendendo di conseguenza gli scambi tra le persone sempre più facili e immediati. Attraverso lo scambio, il contatto fra le persone, si accendono nuove possibilità, circola energia, si apre un nuovo panorama sul mondo.

Questa libro ci obbliga a capovolgere lo schema abituale secondo cui prima bisogna arrivare al successo, alla notorietà, allaffermazione di se stessi e poi, casomai,  si può concedere qualcosa agli altri.


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