Alcune perle da Il Segreto della Genesi:
“Osservarono un nutrito gruppo familiare: gli uomini in pantaloni sformati e le donne vestite di nero e con il velo. Coperte in quel modo, di sicuro soffrivano enormemente il caldo torrido. A quel pensiero, Rob si indignò.” (p.60)
“Fuori il sole stava morendo. I muezzin lanciavano il loro richiamo in tutta l’antica città di Urfa. Rob si alzò, andò alla finestra, la aprì con uno scricchiolio e guardò fuori. Il venditore di cetrioli stava pedalando sul marciapiede vantando a gran voce le doti della sua mercanzia. Donne velate erano riunite davanti al salone Honda a parlare al cellulare attraverso lo chador nero che le nascondeva al mondo. Sembravano ombre, fantasmi. Le spose della morte.” (p.144)
”Rob guardò una bimba di circa undici anni, con i riccioli color acceso. Sua madre però era avvolta da velo e tunica neri: uno chador completo. Lui si rattristò al pensiero che presto quell’adorabile ragazzina si sarebbe dovuta NASCONDERE, come la madre, avvolta in abiti neri per il resto della vita.” (p.159)
“…..la mescolanza tra demoni e uomini diede origine a una razza di malvagi e violenti giganti, i Nefilim, sempre secondo quel testo.” (pp.376-377)
“L’Amur è un fiume della Mongolia settentrionale, dove esistono presumibilmente tracce di ceramiche ancora più antiche (di quelle Jomon e di Gobekli Tepe ndr.). E’ un vero mistero. Queste popolazioni del Nord, insolitamente progredite vanno e vengono. Di base sono cacciatori e raccoglitori, eppure all’improvviso compiono un brusco e inspiegabile balzo tecnologico.”
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“Quello non è certo il territorio più promettente per una civiltà primitiva. Siberia, interno della Mongolia, l’estremo Nord del Giappone. Non è la tiepida e soleggiata Mezzaluna fertile, sono le terre più gelide e difficili dell’Asia settentrionale. Il bacino dell’Amur è uno dei luoghi più freddi della terra, in inverno.”
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”Rob scosse il capo.….” Forse queste culture orientali non sono svanite. Si sono solo spostate….a ovest. Potrebbe esistere un legame tra queste progredite tribù asiatiche e Gobekli ?” (pp.378-379)
“Rob si sedette su un masso e prese qualche appunto, infilando le pietre preziose delle prove sul filo della narrazione. Una citazione continuava ad assillarlo. Ricordò il padre che la recitava in una chiesa mormone. Era tratta dalla Genesi, capitolo sei.”
“Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta.” (p.381)
“Il Libro di Enoch è un…testo apocrifo. …..”non fa parte della Bibbia ufficiale però è considerato autenticamente sacro da alcuni rami del cristianesimo, per esempio la chiesa etiope.”
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“Ha circa 2200 anni ed è stato probabilmente scritto da israeliti, anche se non ne abbiamo la certezza. ……. E’ stato rinvenuto tra i documenti preservati tra quelli che chiamiamo i Rotoli del Mar Morto. Il Libro di Enoch descrive un’epoca in cui cinque angeli caduti -i cinque Satana o Guardiani – e i loro servi giunsero tra gli uomini primitivi. Questi angeli erano presumibilmente vicini a Dio ma non seppero resistere alla bellezza delle donne, delle figlie di Eva. Così gli angeli malvagi presero tali donne e in cambio promisero ai maschi umani i segreti della scrittura. Questi…. demoni insegnarono anche alle donne a ‘baciare il fallo’.”
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“Il più grande ominide mai ritrovato, il Gigantopithecus, venne scoperto in Asia centrale. Era davvero enorme : un uomo-scimmia alto forse due metri e ottanta. Come una sorta di…yeti…”
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“Vissero circa trecentomila anni fa. Potrebbero essere sopravvissuti più a lungo, e qualcuno pensa che il Gigantopithecus potrebbe averlo fatto abbastanza a lungo perché alcuni ricordi perdurino nell’Homo sapiens. Ricordi di enormi uomini-scimmia.”
”Ma naturalmente è un’ipotesi molto fantasiosa. E’ più probabile che il Gigantopithecus si sia estinto a causa della competizione da parte dell’Homo sapiens. Nessuno sa con certezza cosa gli sia successo, tuttavia…”
“L’ovvia conclusione apparve di colpo chiara a Rob….Forse il Gigantopithecus si è EVOLUTO, ma trasformandosi in un concorrente molto più serio per l’Homo sapiens. Non è possibile anche questo?”
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”Quindi quel nuovo ominide…sarebbe stato un ominide molto massiccio, aggressivo e di notevole intelligenza, vero? Qualcosa in cui ci si è evoluti per riuscire ad affrontare condizioni estremamente disagevoli e brutali. Un feroce concorrente in fatto di risorse.” (pp.382-383)
E infine la perla delle perle di questa bislacca e stravagante riflessione sull’origine del male.
“I resoconti biblici sugli angeli caduti, i passaggi nel Libro di Enoch, il segreto svelato nella Genesi, capitolo sei, penso rappresentino un ricordo collettivo dell’incrocio tra due specie ominidi, i primi uomini…”
”Ed è così, credo, che è nato il ricordo collettivo. Nel 10000 avanti Cristo circa una particolare specie di uomini emigrò dal Nord nella Turchia curda. Questi ominidi invasori erano fisicamente grandi e grossi. Potrebbero essersi evoluti, alla fine, dal Gigantopithecus, il più grande ominide mai conosciuto. A giudicare dalle vicine influenze culturali, questi ominidi più massicci arrivavano sicuramente dall’Asia centro-orientale”.
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” Qualsiasi sia la loro origine, chiamiamo questi ominidi invasori ‘Uomini del Nord’. In confronto all’Homo sapiens erano più evoluti e indubbiamente più aggressivi. Padroneggiavano la lavorazione della ceramica e l’architettura, la creazione di bassorilievi e la scultura, forse addirittura la scrittura, mentre l’Homo sapiens viveva ancora nelle caverne.”
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“Come mai gli uomini del Nord erano più intelligenti e più spietati? La soluzione si trova nella loro origine : PROVENIVANO DAL NORD. Gli scienziati ipotizzano da tempo che i climi più rigidi diano origine a un’intelligenza più acuta, più strategica. In un’era glaciale si aveva bisogno di pianificare tutto con largo anticipo solo per riuscire a sopravvivere. Si era anche costretti a competere più brutalmente per qualsiasi risorsa disponibile. Per contrasto, climi più tiepidi e miti producono forse una più spiccata intelligenza sociale e una cooperazione più amichevole…
Ma gli uomini del Nord avevano un problema, da cui la loro migrazione.
Possiamo supporre che si stessero estinguendo, come gli uomini di Neanderthal prima di loro. Sembra in realtà, che soffrissero di un DIFETTO GENETICO che li PREDISPONEVA a una violenza intensa quanto malvagia. Forse l’inclemenza dell’ambiente instillò in loro la paura di un Dio vendicativo. Una divinità che bramava il sangue, la propiziazione del sacrificio umano. Qualunque fosse il motivo, si stavano uccidendo da soli, sacrificando i loro simili. Una civiltà morente, come quella degli aztechi. Disperati, cercarono una sede e un clima più miti: il clima edenico della Mezzaluna fertile. Migrarono a sud e a ovest. Una volta là cominciarono a incrociarsi con le più umili popolazioni delle pianure curde; mentre si mescolavano ai cacciatori e raccoglitori, ai piccoli cavernicoli, insegnarono loro le arti dell’architettura, della scultura, le pratiche religiose e sociali, da cui lo sbalorditivo progresso culturale rappresentato da Gobekli Tepe. A dire il vero, sospetto che quest’ultimo fosse un tempio eretto dai SUPERUOMINI per instillare un timore reverenziale nei cacciatori e raccoglitori.”
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“Per un pò, Gobekli Tepe deve essere sembrata un vero paradiso ai piccoli cacciatori e raccoglitori. Un Giardino dell’Eden, un luogo in cui gli dèi camminavano tra gli uomini. Ma poi le cose cominciarono a cambiare. Le risorse alimentari potrebbero aver iniziato a scarseggiare, di conseguenza i giganti del Nord misero al lavoro i piccoli cacciatori, a raccogliere le erbe selvatiche della pianura curda, a sgobbare come agricoltori. Era iniziata la misteriosa transizione verso l’agricoltura. La rivoluzione neolitica. E noi
umani eravamo gli iloti. Gli schiavi. Quelli che faticavano nel campo.”
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“Forse agli uomini del Nord piaceva stuprare le minute cavernicole…. forse insegnarono loro a ‘ baciare il fallo ‘ come dice il Libro di Enoch. Le donne divennero indubbiamente consapevoli della propria sessualità – come Eva, trovata nuda nell’Eden – mentre copulavano con i nuovi arrivati. E quando le due specie di ominidi si INCROCIARONO tra loro, gli SCIAGURATI geni della violenza e del sacrificio furono trasmessi ai discendenti, sia pure in forma diluita. I geni vennero ereditati dai figli nati da queste UNIONI.”
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“Quindi sì, fu la CADUTA dell’uomo. La comunità di Gobekli e delle pianure circostanti era adesso completamente brutalizzata, traumatizzata e ipersessualizzata. Questo non era più un Eden. Inoltre, la stessa agricoltura stava rendendo più brullo il paesaggio, più dura la vita. E quale fu la reazione degli uomini del Nord a questi segni di cattivo auspicio? Reagirono recuperando gli antichi tratti: cominciarono a compiere sacrifici per ammansire i crudeli dèi della natura o i demoni della loro mente. E avevano bisogno di placare tali dèi con il sangue umano.”
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“Verso l’8000 avanti Cristo la sofferenza, i sacrifici e la violenza divennero evidentemente eccessivi. I cacciatori e i raccoglitori locali si rivoltarono contro gli invasori del Nord. Passarono al contrattacco. Scoppiò una battaglia di immani proporzioni. In preda alla disperazione, i cavernicoli trucidarono gli ultimi invasori del Nord, che superavano nettamente di numero. Poi seppellirono tutti quei corpi in una valle, nei pressi delle tombe dei bambini sacrificati, creando un’ unica enorme fossa comune – non lontana da qui, da Gobekli, la Valle della Strage. E poi seppellirono il tempio!”
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” E quindi Gobekli Tepe venne interrata, laboriosamente, per nascondere la VERGOGNA di questo incrocio e tumulare il seme malvagio. I cacciatori e i raccoglitori seppellirono volutamente il grande tempio per sradicare il ricordo: il ricordo degli orrori, della caduta dall’Eden, del loro incontro con il male. Ma non funzionò. Era troppo tardi. I geni violenti e inclini al sacrificio umano degli uomini del Nord erano entrati nel DNA dell’Homo sapiens”.
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” Tutte queste grandi religioni monoteiste nascono dal trauma di quanto avvenne a Gobekli Tepe. Tutte sono basate sulla paura di splendidi angeli e di un dio collerico….E’ significativo che tutte queste religioni si basino ancora adesso sul principio del sacrificio umano: nel giudaismo c’è il simulato sacrificio carnale della circoncisione,nell’islam il sacrificio della jihad….”
…”….E nel cristianesimo abbiamo il ripetuto sacrificio di Cristo, il primogenito di dio, che muore in eterno sulla croce. Quindi rappresentano tutti una sindrome da stress, una sorta di incubo, in cui riviviamo costantemente il trauma delle incursioni degli uomini del Nord, l’epoca in cui fummo scacciati dall’Eden e costretti a rinunciare alla nostra vita d’ozio…..” (pp.399-403)