Questo libro racconta la storia di una famiglia che vive nel Salento degli anni ’60 e ‘70. È l’epoca del boom economico, in cui ogni novità tecnologica rappresenta la possibilità di un riscatto economico e sociale. Una bicicletta Saltafoss, un camion modello Leoncino, uno dei primi televisori a colori, una casa sempre tirata a lucido e una famiglia che viaggia sulla Millecento sono gli ingredienti dell’infanzia di Luca, rappresentante dell’ultima generazione cresciuta senza computer e telefonini. Il suo papà, Don Ciccio Pecoraro, è costantemente impegnato nella scalata al successo con il commercio di biancheria intima e con l’ideazione di piccole furbizie. La sua mamma, Santina, è sempre presa dalla gestione della casa e dei figli, oltre che dalla recita dei rosari e dalla cura delle apparenze. Luca ha due fratelli, Matteo e Marco. Il primo pratica sport, il secondo ama andare a catechismo. Entrambi si ricordano di Luca solamente quando hanno voglia di elargire rimproveri. Ciccio e Santina hanno dato ai figli i nomi dei primi tre Evangelisti, ma sono incapaci di soddisfare le loro richieste di comprensione e di amore, troppo presi dalle proprie ambizioni borghesi. Luca parla in prima persona della storia della sua famiglia con il linguaggio semplice e ironico tipico dei bambini. E' un bambino apparentemente sereno che guarda con curiosità’ il mondo che lo circonda, che sa scrivere favole che insegnano il valore della rinuncia come strumento di arricchimento interiore. Luca e' molto legato allo zio, unica persona della sua famiglia capace di trasmettergli l’amore di cui ha bisogno. Tuttavia, quando Luca ha 11 anni, lo zio, invalidato da una malformazione fisica, viene allontanato da casa e ricoverato in un ospizio perché rappresenta un elemento di disturbo nei canoni di perfezione stabiliti da mamma Santina. La rottura di questo rapporto esclusivo renderà ribelle e trasgressivo il carattere di Luca. Bilanciando sarcasmo e dramma l’Autore racconta con spettacolare intelligenza luoghi, situazioni, destini e personaggi. Questi ultimi, incrociati con le loro virtù e debolezze, descritti nella loro colorata dimensione umana, saranno coinvolti, insieme al lettore, in un’originale finale. A volte lo scrittore si sostituisce a Luca nel ruolo di narratore per toccare con ironia – ma, allo stesso tempo, con provocazione, temi forti e attuali che mettono a nudo le piaghe e le contraddizioni della nostra società: dalla solitudine degli anziani al dramma della pedofilia. In conclusione, il racconto e’ soprattutto un’opera di denuncia che spinge a riflettere sulla nostra realta', le sue contraddizioni, i suoi pregiudizi e ipocrisie. Una realta’ dove spesso la ricerca del lusso e del successo a tutti i costi rende indifferenti e impedisce l’ascolto del cuore. ll segreto di Luca resta pero’ un segreto per tutti, forse fino alla fine.
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