Magazine

Il Self Publishing

Creato il 31 ottobre 2013 da Cricchementaliscrittrice
Nuova realtà, già da qualche annetto, è quella dei Self Publishing.Non sono molto esperta nel campo, ma vorrei discuterne con voi.
Ci sono scrittori che non prendono in considerazione le case editrici o le agenzie letterarie, o semplicemente hanno mandato il loro lavoro in giro senza alcun risultato e quindi utilizzano questo "canale" per l'autopubblicazione.  Anche qui ci sono, come per ogni cosa, i pro e i contro.Partiamo dai pro:1- l'opera è completamente dello scrittore, non c'è un rapporto autore-libro-editore ecc.2- c'è la piena autonomia creativa e produttiva.3- gestiamo noi stessi la promozione, la divulgazione e la valorizzazione del nostro lavoro.4- il prezzo lo scegliamo noi e conviene anche dal punto di vista del guadagno.
Secondo me, o almeno è il ragionamento che faccio per quanto mi riguarda, non credo che il self publishing faccia al caso di tutti perchè dobbiamo decidere se fare l'imprenditore di noi stessi o lo scrittore.Mi spiego meglio.
Dal momento che non abbiamo dietro una casa editrice con un'azione di marketing (e poniamo il caso che sia una CE che lavora bene e che fa quello che deve fare per lo scrittore) dobbiamo organizzare totalmente noi un lavoro di pubblicità, presentazioni, eventi ecc. per far conoscere a più persone possibili il prodotto. Ciò determina un gran lavoro e soprattutto molto tempo da perdere, considerando anche il fatto che è raro che qualcuno faccia solo questo per vivere quindi abbiamo il nostro impiego, i nostri impegni ecc. A questo punto è ovvio che il tempo che potremo usare per la produzione di qualche altro lavoro, e quindi dedicarci alla nostra passione, viene sottratto, giustamente, dal piano di divulgazione dell'opera che abbiamo pubblicato.
Concezione totalmente diversa se, ad esempio, avete un blog con un grosso seguito o  un canale youtube con molti iscritti, avete un "nome" ecc. se decidete per il self publishing il ragionamento è diverso perchè la divulgazione è molto più semplice, arriva prima al pubblico che vi segue e conviene rispetto a un contratto con una CE per i pro che ho elencato prima.Parliamoci chiaro non è tanto difficile pubblicare un libro perchè o per via di case editrici o per l'autopubblicazione uno lo fa tranquillamente, il problema è far conoscere il lavoro e fare in modo (grazie anche a una buona percentuale di fortuna) che funzioni.
Come ho detto prima non ho esperienze nel self publishing, ho esposto semplicemente il ragionamento che faccio nel mio caso: non ho una grande cerchia di conoscenze e non ho neanche il giusto tempo da spendere per la divulgazione dell'opera e mi dispiacerebbe tantissimo arronzare il tutto e non trovare neanche il tempo per la mia passione. Il mio lavoro sta gironzolando da una CE all'altra da poco più di un annetto e mezzo e a dicembre ho la scadenza dell'ultimo gruppo di case editrici, se non mi arriva alcuna risposta credo che questo lavoro lo terrò da parte e inizierò a inviare il secondo tesorino che è ancora in fase di correzione.
Voi cosa  pensate a proposito? Qual è la vostra esperienza?  :)
Altri post utili:
La scelta della casa editrice!
Ho finito di scrivere il mio racconto/romanzo e ora?
Stefania 

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog