
Mica semplice. Perché è vero ciò che afferma Robert Macfarlane:
Chiunque abiti in una città avrà ben presente quella sensazione di esserci stato per troppo tempo....
Però dove trovare il luogo selvaggio nel nostro mondo che anche dove non è stato inquinato e cementificato è stato comunque addomesticato? Che sia la campagna inglese come quella toscana....
E invece sì, è possibile. Almeno è possibile crederci, con la forza di queste pagine che raccontano lunghi e sorprendenti vagabondaggi tra isole e vette, brughiere e foreste.
Giusto per scoprire che si possono disegnare altre mappe, dove ciò che è messo in evidenza non siano i centri abitati e le strade - e perché poi dovremmo pensare che sia questa l'unica lettura di un territorio? Giusto per restituirci quel senso di lontananza che le automobili e i treni, per non dire degli aerei, hanno soppresso.
Per capire che anche nel paese più curato e civile il selvaggio può rispuntare a sorpresa - anche a un chilometro dalla casa dove abbiamo sempre abitato - e restituirci di nuovo a noi stessi.