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Il senso del taccuino.

Creato il 02 novembre 2012 da Gianlucaweast @gianlucaweast

Il senso del taccuino.

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Domani, 3.11,  Il senso del taccuino, sulla Regione, si arrabbia: Quella guerra pulita che piace all'Occidente. In guerra l’essere umano diventa trasparente. Lo puoi osservare. Leggere. Lui lascia fare. In una situazione normale, di pace, uno ti direbbe: “cos'hai da guardarmi, toglimi gli occhi di dosso”. In guerra lo sanno tutti che non c'è nulla da nascondere. Puoi dissimulare, mentire, manipolare: nasconderti, no. L'uomo trasparente non è più calato dentro una società le cui regole era abituato (chi più chi meno) a rispettare, a fare proprie, a dare per scontate. L'uomo trasparente non ha più legge: in guerra non c'è una legge da rispettare o da fare rispettare. L'uomo trasparente è l'immagine più realistica che riusciamo a cogliere con gli occhi: immagine di noi stessi. Quella che rincorriamo e ricerchiamo nei libri di storia, in quelli di filosofia, nella finzione, nei polizieschi, nelle trame d'amore e d'avventura, nell'orrido, nei serial killer. Cerchiamo, tutti, questa trasparenza degli altri nei quali scoprire, riconoscere e accettare (ma questo è un passo ben più arduo) noi stessi.

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