Salve a tutti!
Un verso di una famosa e bellissima canzone, vincitrice del Festival di San Remo inizia con le parole "In questa notte di venerdì..." ed io le riprendo pari pari in questo incipit di intervento...
Quindi, dicevo, in questa notte di venerdì torno tra voi per commentare un nuovo, meraviglioso, racconto di una delle penne più brave e talentuose che ci sono in circolazione, ovvero quella di Bianca Rita Cataldi.
La bravissima Bianca Rita Cataldi ho pubblicato un paio di giorni fa, sul blog di "Leggere a Colori", un racconto dal titolo "Il senso delle bomboniere". Si tratta di un racconto delicato e triste al contempo. Delicato in quanto Bianca Rita Cataldi ci prende per mano e, con la classe che le è propria, ci conduce in questo nuovo Mondo che lei ha saputo creare dal nulla utilizzando, come solo lei sa fare, le parole. Ci guida in questo Mondo e ci fa avvertire tutte le sensazioni, provare tutti i sentimenti, vedere tutti i colori e persino, cosa che solo i narratori e le narratrici migliori riescono a fare, sentire il vento che soffia.
Il racconto si apre con alcune considerazioni che inizialmente sembrano sintetizzare in poche righe il senso della storia, quindi, quando la vicenda vera e propria inizia a dipanarsi cominciano a far quasi perdere il proprio senso per poi tornare ad essere chiare e cristalline una volta che la vicenda si dipana per bene. La vicenda del racconto "Il senso delle bomboniere" si svolge in Russia, per la precisione in quella parte di Russia denominata Russia Bianca. Qui Eléna vive le contraddizioni familiari e cerca di ribellarsi a quelle che lei considera delle piccole e grandi ipocrisie.In primis la ribellione di Eléna è rivolta verso il rapporto dei genitori che ormai è, quando lo è, di pura facciata. Eléna si ribella poi ad una logica di interesse che vorrebbe spingerla a sposare Borislav, uno studente arrivato nella famigilia di Eléna ad occupare, potremmo dire, il posto lasciato vacante da Georgyi, il fratello di Eléna partito per la Guerra. Borislav è stato destinato, una volta terminati gli studi, a sposare Eléna, in forza di un accordo, uno di quegli accordi che gli inglesi chiamerebbero gentlemen agreement, tra le famiglie, accordo che prescinde, in maniera completa e, oserei dire, scandalosa, dagli effettivi sentimenti vicendevoli dei due futuri sposi, quasi che gli interessi sottostanti al matrimonio fossero la condizione necessaria ed unica che possa far decidere per il convolare a (giuste?) nozze. Ma Eléna, come si è detto, non ci sta a questo tipo di gioco che i genitori, in primo luogo il padre, stanno tentando di disputare sulla sua pelle e si ribella a questo stato di cose. Nel racconto "Il senso delle bomboniere" di Bianca Rita Cataldi trova conferma quanto aveva affermato Lev Tolstoj nell'incipit del suo Capolavoro "Anna Karenina", ossia che "ogni famiglia è infelice a modo suo", ogni famiglia e, aggiungo io, ogni persona. Nonostante l'infelicità e la tristezza che aleggiano per tutto il racconto Bianca Rita Cataldi riesce ad incantare una volta di più i propri lettori, regalando loro una nuova perla.
Grazie a tutte e tutti voi per la pazienza e l'attenzione e arrivederci alla prossima!
Buonanotte e, come sempre, Buona lettura!
Con simpatia! :)