Il senso delle parole

Creato il 08 luglio 2011 da Libereditor

“Oggi c’è troppo rumore, stiamo perdendo il senso delle parole, la loro forza terapeutica. Eppure l’uomo ha bisogno delle parole, per questo le manda a memoria. Primo Levi si salvò da Auschwitz recitando la Commedia. Serbare il verbo nel petto gli impedì di diventare un numero; il segreto della parola fece la differenza tra i vivi e i morti. In Russia, la mia Russia, la gente va a recitare sulle tombe dei poeti. L’ho visto sulla lapide di Sergej Esenin. Una babuska mi diede un mazzetto di violette e mi avvicinai. C’era uno che declamava la Lettera alla madre e i passanti si fermavano, piangevano. Chiesi se qualcuno sapeva il pezzo su Tanja e l’inverno dall’Evgenij Onegiu, e accadde una cosa stupenda. Uno me lo cantò, con voce favolosa da baritono”.

Mario Rigoni Stern, dall’intervista con Paolo Rumiz, La Repubblica, settembre 2006.


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