Il senso di vuoto interiore

Da Pasqualefoglia @pfoglia2
(Pubblicato su piuchepuoi.it l’11.03.2013)
 

Il successo non va a braccetto con la soddisfazione

La vocina interiore ci fa sentire sempre angosciati

Il superconscio è l’opposto della vocina interiore.

Molte volte capita che nonostante non ci manchi nulla, e persino quando ci sentiamo realizzati e sicuri in tutte e tre le aree della vita – carriera-business, coppia-relazioni e salute fisica e mentale -, e pertanto ci sono tutti i presupposti per essere felici e contenti, sentiamo invece un inspiegabile senso di vuoto interiore e d’intensa solitudine. E finiamo per credere, erroneamente, che dobbiamo procurarci più amore, più rispetto, più potere, più soldi, più beni materiali di ogni genere, aggravando ancora di più il nostro  malessere interiore. Purtroppo il successo materiale non va a braccetto con il senso di soddisfazione interiore.

Il fatto è che ci siamo abituati a soddisfare unicamente i bisogni della mente e del corpo, dimenticando che abbiamo anche una dimensione spirituale.

Il nostro inspiegabile malcontento e il senso di vuoto derivano proprio dal non essere in contatto con la nostra parte spirituale, quella che molti chiamano Super-Conscio e che è la nostra parte migliore: amorevole, altruistica, compassionevole, tollerante, generosa, ottimistica, flessibile, gioiosa e divina, insomma l’esatto opposto dell’ego.

Quando ci commuoviamo intensamente vedendo un film strappalacrime, quando regaliamo i soldi o facciamo un favore a qualcuno disinteressatamente, quando perdoniamo chi ci ha offesi, e quando ci estasiamo di fronte ad una panorama, un dipinto, un fiore, un tramonto spettacolare e in tante altre occasioni in cui ci sentiamo veramente bene, sta operando in noi il nostro superconscio.

Il superconscio è l’opposto della vocina interiore. Quest’ultima proviene dall’ego ed è permeata di materialismo, esigenze, aspettative, bisogno di possesso, attaccamento, avidità, invidia, orgoglio, e tante altre amenità… di cui non siamo mai sazi e perciò è la causa della paura di non farcela e dei conseguenti pensieri negativi. Invece il superconscio è spiritualità e quindi promana amore, gioia, generosità, abnegazione, tolleranza, gratitudine, compassione, equilibrio e saggezza.

Il vero pensiero positivo è proprio tutto questo perché trascende i bisogni materiali dell’io.

E dunque, dentro di noi c’è il tutto e il contrario di tutto. Il nostro cervello produce sia pensieri negativi che pensieri positivi. La grande differenza tra pensieri negativi e positivi, come già sappiamo, sta nel fatto che i primi sono spontanei, ossia vengono da soli, mentre i secondi richiedono la nostra attenzione e partecipazione volontaria. Proprio come il contadino elimina dall’area coltivata le erbacce che ostacolano la crescita degli ortaggi, così noi dobbiamo attivarci per fare in modo che ci sia pulizia nella nostra mente.

Tutto serve nella vita, a cominciare dal denaro e dai beni materiali, ma non dobbiamo diventarne succubi, e questo è possibile soltanto se c’è equilibrio tra la nostra parte materiale e quella spirituale; altrimenti, nonostante la prosperità e l’abbondanza di cui auspicabilmente godiamo, dovremo fare i conti con una brutta sensazione di mancato appagamento.

La nostra mente conscia quindi è soggetta sia alla vocina interiore che tende a terrorizzarci con pensieri negativi possessivi e deprimenti, ingigantendo i piccoli problemi quotidiani spesso legati a motivi di orgoglio e al bisogno di importanza sempre presente, che riattivano le vecchie credenze negative; sia al superconscio che suggerisce pensieri positivi encomiabili e ci induce a compiere azioni altruistiche.

Ecco la grande scelta che dobbiamo compiere. Più siamo maturi ed equilibrati e più siamo portati a soddisfare i nostri ambiti spirituali attivandoci non solo per il nostro bene, ma anche per il bene degli altri. Se ascoltiamo soltanto la vocina interiore ci sentiremo sempre angosciati, anche se non ci manca nulla: sentiremo perciò vuoto e solitudine. Soltanto se ascoltiamo la voce del superconscio saremo abbastanza ispirati e faremo scelte giuste e appaganti.

La vocina interiore ci ricorda le scortesie che abbiamo ricevute durante il giorno e ci fa tenere il broncio, istigandoci in tutti i modi per restituirle al più presto. Invece il superconscio ci ricorda che se sappiamo comprendere e perdonare il nostro partner, i nostri figli, i nostri amici e colleghi di lavoro e tutte le persone con cui ci rapportiamo abitualmente, possiamo ricevere da loro molto di più perché si sentiranno in colpa o quanto meno in debito nei nostri riguardi. Pertanto, anziché restituire pan per focaccia come vorrebbe il nostro orgoglio ferito, è molto più funzionale mostrare una breve e leggera freddezza per dare il tempo al soggetto interessato di capire che è stato scortese e darsi da fare per rimediare. (*)
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(*) Estratto parzialmente dal nuovo ebook “COME CONTROLLARE EFFICACEMENTE I PENSIERI NEGATIVI – Dai pensieri negativi ai positivi con competenza e professionalità”.-


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