Il sequestro dell'allevamento Green Hill

Da Eloisa @EloisaMassola

... ma la strada da percorrere per arrivare alla liberazione
dei "cani da laboratorio" è ancora lunga e tortuosa:
leggete l'articolo per saperne di più!

MONTICHIARI (BS) - Ce ne hanno fatte e raccontate di tutti i colori: hanno detto che a Green Hill era tutto a posto e che l'allevamento non avrebbe mai chiuso i battenti; hanno detto che i cuccioli stavano bene e che i veri "torturatori" erano gli animalisti, intervenuti a liberare una trentina di cani lo scorso aprile; infine, il 30 giugno 2012, le forze dell'ordine hanno picchiato e manganellato gli attivisti che ancora una volta erano scesi in piazza a Montichiari per chiedere libertà e giustizia per tutti i cani beagle detenuti nell'allevamento.
(Non farà male ricordare in questa sede che i poliziotti hanno malmenato anche donne e ragazze, trincerandosi dietro al fatto che "stavano agendo in difesa della democrazia": bel modo di difendere la volontà popolare, con manganelli e filo spinato!)

Mordor Rapsody: fotografie scattate da © Bruno Stivicevic a Montichiari,
durante la manifestazione dello scorso 30 giugno.  

Oggi, però, l'allevamento degli orrori di proprietà della statunitense Marshall Farm Inc., è stato posto sotto sequestro: segno che non era tutto così in regola come volevano farci credere...
La notizia è rimbalzata dalle principali testate giornalistiche italiane ai social network.Sul posto sono intervenuti una trentina di agenti del Corpo Forestale e la Questura di Brescia. Non è ancora dato sapere il numero di cani presenti nella struttura ma, quello che è certo, è che non potranno in nessun modo uscire dall'allevamento né tantomeno essere adottati. (Fonte: "La Stampa")Il coordinamento "Fermare Green Hill", a tale proposito, è molto chiaro: «I cani sono tutti dentro e non potranno uscire, per cui invitiamo a non contattarci per chiedere adozioni» fanno sapere attraverso la loro pagina Facebook.Dunque, non solo il calvario dei beagle non è finito ma, oltre al danno, devono subire ora l'oltraggio della beffa: posti sotto custodia giudiziaria, sono stati affidati dalle forze dell'ordine a Green Hill, alla ASL e al Comune di Montichiari - a quegli organi, cioè, che non hanno mai voluto proteggerli!
Indignate le associazioni animaliste, che invitano i privati cittadini a inviare la seguente e-mail alla Procura di Brescia, per chiedere che i cani vengano custoditi (o, in alternativa, almeno monitorati) da un organo super partes, che nulla abbia a che vedere con Green Hill e con la Marshall:
ALLA PROCURA
PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA
procura.brescia@giustizia.it
Venuti a conoscenza del sequestro cautelativo dell'allevamento lager Green Hill di Montichiari su disposizione di codesta procura della repubblica di Brescia, sequestro accompagnato dalla decisione di denunciare tre persone per il reato di maltrattamento di animali di cui all'articolo 544 del codice penale, saputo altresì che comunque la custodia dei cani rimane affidata ai dirigenti della stessa società titolare dell'allevamento sottoposto a sequestro.
Sono a chiedere a codesta procura della repubblica che la custodia dei cani ospiti nell'allevamento lager di Montichiari siano affidata ad un associazione animalista riconosciuta o in via alternativa a persone qualificate che nulla abbiano a che vedere con l'azienda Green Hill, in quanto lasciare custodire i cani dai propri aguzzini appare quantomeno in contraddizione con il provvedimento di sequestro adottato.
in fede
firma
data

Questa la situazione, ad oggi 18 luglio 2012. Ciò che conta, ora, è non abbassare la guardia. Come sempre, Natividad seguirà la vicenda da vicino, aggiornando questo post non appena vi saranno novità.

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