In Italia non esistono ancora vere e proprie statistiche riguardo il sexting, soprattutto perché in Italia non viene visto come espressione personale della propria sessualità, ma come problema. Pertanto, qui da noi si fanno statistiche sul sexting solo a proposito di adolescenti e minorenni, che essendo quelli più incuriositi dal sesso diviene per loro normale approcciare ad esso con le nuove tecnologie. Tanto per essere precisi, si intende per sexting tutte quelle attività di scambio di materiale a sfondo erotico tra persone, tramite rete mobile, cellulari, tablet. Tutto, dai messaggi di testo erotici, alle foto, ai selfies a brevi video.
sexting
Le statistiche attualmente disponibili, riguardanti non solo gli adolescenti, ma anche gli adulti, sono state fatte per lo più in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, e raccontano un dato importante: a tutti e tutte interessa il sexting, donne e uomini trovano stuzzicante, divertente, e anche eccitante, scambiare messaggi, foto, video a sfondo erotico con altre persone. Le stesse statistiche dicono anche un’altra cosa importante: a fare maggiormente sexting in tutto il mondo restano gli adolescenti. Il cosiddetto teenage sex vince dovunque: è un nuovo approccio alla sessualità ed alla conoscenza di sè e dei propri gusti. Non è del tutto un fatto negativo, infatti se da un lato usando i cellulari e internet ci si mostra ad altri e ci si scambia materiali espliciti, dall’altro lato c’è un avvicinamento al sesso più graduale, consapevole e senza un contatto anticipato, il che sicuramente evita chissà quante gravidanze indesiderate in ragazze quindicenni. Altri dati che emergono dalle statistiche è che tra gli adulti viene praticato da molte coppie stabili. Se per un qualunque motivo, ad esempio il lavoro o degli impegni familiari, si è costretti per qualche tempo a stare lontani, in città diverse, allora lo scambio di materiale erotico aiuta la coppia a rimanere salda, in qualche modo vicina e a contatto.
Il dato più importante, però, è che ad essere in forte aumento sono le donne che fanno sexting. C’era da aspettarselo: vittime da secoli di una repressione sessuale, sia per motivi culturali, sia religiosi, sia sociali, le donne per troppo tempo non hanno potuto esprimere la loro sessualità, a meno di non accettare di essere poi pubblicamente indicate come ragazze di facili costumi. E’ vero che si tratta di statistiche svolte nel mondo anglosassone, tuttavia non ci sono seri motivi per dedurre che queste considerazioni non valgano anche in Italia. D’altra parte basta guardarsi attorno, fare un giro sui social network, e si troveranno sempre più immagini ammiccanti di ragazze perbene, e se questa è la facciata pubblica è lecito immaginare, senza timore di sbagliare, che le stesse persone in privato pratichino poi molto sexting, anche molto esplicito. Bisogna fare assolutamente attenzione a non cascare nella trappola del perbenismo sociale, ed etichettare il sexting come una deviazione.
Grazie all’uso degli Smartphone, oggi anche una donna può esprimere sè stessa e la propria sessualità, con pochi rischi per la propria incolumità fisica e sociale, e può indagare il mondo dell’eros fino a conoscere bene i propri gusti, le proprie tendenze. Sessualità come espressione personale, del proprio io, questo è l’obiettivo che si sta raggiungendo con il sexting. Piattaforme come Sexlog rappresentano una scelta sicura per vivere al meglio il sexting, offrendo la sicurezza e la privacy necessaria.
Vivere il sesso non più come un tabù, ma come un normale aspetto della vita, da conoscere, studiare, indagare. Serve, soprattutto alle donne.