Oh, povero Savvatore!
Chi te l'avrebbe detto mai che c'avresti messo tutti negli m'brasti?!Dalla tua domanda ne è nata guerra che dura ormai da secoli con le sue scissioni, le sue incomprensioni e i suoi feriti.Una faida, una lotta intestina che ha messo siciliani contro siciliani, padri contro madri, fidanzati contro fidanzate e commari contro compari.Una guerra che si protrae ancora oggi, in una Sicilia ricca di opere architettoniche, voglia di vivere, pale di fico d'india e dove per andare da Palermo a Catania ci si impiegano due giorni in groppa ad una 500L. Il tutto a causa di quella apparentemente innocua domanda di Don Savvatore.SI DICE ARANCINO O ARANCINA?!Bella domanda. E bella cammurrìa capire chi tra Siculi, Elimi e Sicani abbia davvero ragione.
Prendete, per esempio, un Palermitano e un Catanese; levate loro la fede calcistica, la santa di riferimento e cos'avrete? L'atavica battaglia tra -ino e -ina.Arancina da arancia o arancino da arancio? Che sia più nobile ed elegante il femminile singolare (enfatizzato dalle curve mozzafiato e dal profumo invitante che un/una arancino/ina presenta) o sia più imponente e potente il maschile singolare ( e credetemi, niente è più potente di un/una arancino/ina con quel suo ripieno che è una bomba!)?Mistero. Eppure, per secoli, esimi studiosi della lingua italiana e dei dialetti, si son dibattuti sulla reale etimologia.C'è chi sostiene la tesi palermitana secondo cui il suo nome derivi dall'arancia, un po' per forma e un po' per colore, ad esempio.Poi, però, basta girarsi un poco per sentir la controparte secondo la quale in siciliano i frutti siano maschi tanto quanto l'albero che li ha generati e, conseguentemente, anche l'arancino lo è (il classico ed intramontabile maschilismo siciliano).Aggiungiamo anche la tesi secondo la quale la conformazione conica sia merito dei catanesi e del loro amore per l'Etna (perchè rompendone la punta, esso "fumia" come il vulcano che nasconde dentro di sè un caldo cuore), e siam certi che non se ne verrà mai a capo."Arancino o arancina?" fa cadere in un circolo vizioso tanto quanto "è nato prima l'uovo o la gallina?".
Sincera? Ormai non mi interessa più.Questo dibattito gender sul sesso dell'arancino m'ha stufata.Preferirei, piuttosto, che ci si soffermi su cose più importanti come quei colabrodo di strade che abbiam il "piacere" di chiamare autostrade su cui frana la qualsiasi alla prima pioggia.Preferirei si cercasse un rimedio concreto per evitare altre inondazioni come quelle avvenute negli ultimi giorni o come quelle di Giampilieri di tanti anni fa.Vorrei tanto che si comprendesse che il ponte sullo stretto, potrebbe avere un senso solo dopo aver sistemato le linee ferroviarie e autostradali come si deve e non con una "arripizzata" qua e là per farci stare muti.Vorrei che la storia e la natura di questa terra vengano rispettate come si deve, senza dover sentire di Castelli arabo-normanni chiusi per incuria o di mari inquinati per depuratori mal funzionanti.
Perciò, invece di barcamenarci su chi abbia ragione tra palermitani e catanesi in merito a quel meraviglioso agglomerato di sugo e riso, perchè non pensiamo alla Sicilia in sè?Poi, se vi siete proprio fissati sulla desinenza di tale alimento, si potrebbe optare per un semplice e pacificatore NEUTRO come facevano gli antichi romani.Arancinum. ARANCINUM.Non male....anche se, risolto questo dilemma, ne esiste ancora un altro di altrettanta imponenza:l'arancino conico, si incomincia a mangiare dalla punta o dal "culo"?Sapete che vi dico? Io, per ogni evenienza, lo mordo al centro.