Il sibaritismo di entre
Il pornogramma, che è fatto della voluttà omonimica sibarita e della sua simultaneità, per compiacersi della frase c’è sempre quando il fantasma ha il tra dell’oblatività, che va interpretato o almeno tracciato nella lingua di Don Ferrante de Acuña, è lui che si incunea tra: entre, “in mezzo a”; “nel tempo”, dentro de; “attraverso”, a través, por, entre, “nella relazione o nella scelta”, entre. Perché è questa l’oblatività della promessa sposa,mentre il promesso sposo è tra l’uomo e la donna e tra il mondo e il muro, l’amore e il mondo, il muro e l’amore, lei vola come una oca regale e già promessa sposa non è tra,ma entre, già ha in sé il suo essere posseduta, questa politica della lingua, che entra, comincia,mette dentro, entra, prende, entra, tratta, si mette, fino al progresso graduale, che è nella sua iconicità, nella sua iconicità assoluta, dove non può che passare il conte spagnolo, col suo linguaggio oblativo dell’entre che non è tra ma dentro de, á través , por entre. D’altra parte, confrontando la tavola delle preposizioni di Viggo Brøndal[1], si potrà appurare che il tra italiano non ha la transitività dello spagnolo entre, che indica sempre la linea prescritta,la trascrive: questa linea può essere una estensione nello spazio o nel tempo come anche una serie di numeri o di punti matematici. Essa può sublimare la realizzazione, o l’attualità, l’imperfettività e la durata. La linea di entre è la linea della polisemia: che tra, in italiano, Renzo non la vede,non la può vedere; che entre, in spagnolo, e ci passano tutti dendro de, á través, por entre fino a che l’imperfettività si commuti in durata con l’apporto orizzontale della linea asimmetrica-simmetrica che riunisce le opposte qualità, di là la reversibilità delle 50 castañas, di qua la direzione e la irreversibilità, la serie numerica della giovane Castagna, che, nel dettato del suo esagramma iniziale, non può che cedere alla durata e restarne gravida nell’arco di tre anni.
Partner Preposizione Relazione Sviluppo Connessione con il sema
del Cavaliere di Bastoni
della Castagna
Don Rodrigo por Asimmetrica a[asimm.intransitiva] ante[asimm.inconnesiva]
Padre Cristoforo entre Transitiva
asimm.simmet.
a entre – tras[transit.asimmetrica]
Visconti De-entre Simmetr.intransitiva a sobre – tras
[asimmetric.transitiva]
Don Ferrante entre Transitiva-incon.connesa entre entre- sobre – tras – en
Renzo tra Inconnessa(intr.tr./asim.sim.) di [simm.-intransiti.] a – por[asim.intrans.]
Osio[2] hasta Asim.simmetr. de[simm.-intransiti.] para[asim.inconnessa]
Don Abbondio[3] sobre Asimm.transitiva hasta a – por – sobre
Monaca di Monza[4] En
Su
TransitivaTransitiva-asimmetrica
– –Frate guardiano[5] según Intrans.transitiva/simmetrica hasta ante[intr.tr.-asimmet.]
Bravo che guarda nella scollatura[6] hacia Asimmetrica-simmetrica
intransitiva
– contra[asimm.simm.intr]
[1] Viggo Brøndal, Teoria delle preposizioni, trad. it. Silva editore, Milano 1967.
[2] “OSIO No. Non si tratta di metterla nel giro, per quanto ne varrebbe la pena, da quel poco che ho visto. Quando passeggia in cortile, mostra un davanti e un didietro che si è notato di raro tra queste mura”: Piero Chiara, ed.cit.:pag.164.
[3] “Don Abbondio approfitta dell’esitazione di Lucia per alzarsi, afferrando il tappeto. I danari rotolano per terra e il candeliere si rovescia. La candela si spegne, Don Abbondio si getta sopra Lucia e la imbacucca maneggiandola senza troppi complimenti”: Piero Chiara, ibidem: pag.86.
[4] “La SIGNORA (…) ( …Le si accosta, le fa una leggera carezza sul volto, poi sforandole con le dita un seno, le sussurra con aria equivoca )Quanto sei bella! Sfido io, che tutti ti vogliono”: Piero Chiara, ibidem: pag. 166.
[5] “Il frate si avvicina alle due donne, dà un’occhiata molto avida alle grazie ridenti di Lucia, poi dice:
FRATE Volete venir con me? Vi conduco subito al monastero della Signora. State però discoste alcuni passi, perché la gente è cattiva; e Dio sa cosa direbbe se vedesse il Padre Guardiano per la strada con una bella giovane…
Il frate fa una faccia zuccherosa e torna a guardare Lucia da capo a piedi. Si avvia, poi, seguito dalle donne. Si vede la faccia del Padre Guardiano che fa girare gli occhi, si lecca il labbro superiore, stringe la bocca come un assaggiatore di vini e volge gli occhi in alto”: Piero Chiara, ibidem:pagg.99-100.
[6] “LUCIA Ma si può sapere chi è? ( Cerca di allacciarsi come può il corsetto, mentre il bravo che le sta di fianco piega il capo verso di lei e le guarda sfacciatamente nella scollatura) Cosa c’è da guardare? BRAVO Ce ne sarebbe, da guardare! Lucia, rabbonita, sorride. (…) BRAVO State tranquilla. Quando si hanno certi argomenti, non la può andar male( le torna a guardare la scollatura).”: Piero Chiara, ibidem: pag. 1701-171.
da: V.S. Gaudio ⁞ Il Nome Proprio della Castagna
La versione di 62 pagine del testo di critica fenomenologico-polimaterica
di v.s. gaudio sui Promessi Sposi di Piero Chiara|