C’era una volta un bambino che aveva paura del buio, molta paura del buio. Ogni sera dopo il bacio della buonanotte, la sua stanza si animava di mostri di ogni tipo e forma. Tanti quanti la sua immaginazione riusciva ad inventarne.
Si spaventava persino del movimento dei suoi piedi sotto la coperta e nascosto sotto il lenzuolo si avventurava ogni notte nel suo mondo impaurito.
Una notte particolarmente animata da mostri ,stufo di sentirsi sempre così impaurito, esclamò ad voce alta: “Perchè non scompari buio saremmo tutti più felici sulla terra senza di te”.
Finite le parole si sentì un PUF e poi un POPOF SPATAPUM e una vocina arrabiata che sbraitava contro i bambini.
“Sono stufo delle lamentele di voi bambini e della paura che avete di me”. Basta faccio le valigie e me ne vado in vacanza. Hey tu esci da quelle coperte parlo con te.” Il bambino impaurito sbirciò e vide una matassa nera di pelo che si muoveva agitando le braccia ma che sembrava un piccolo orsetto senza mamma.
“Sappi che da domani il buio non ci sarà più dovrete chiedermi scusa se vorrete il mio ritorno.”
SPATAPUF e scomparve.
Il bambino si addormentò e il giorno successivo non si ricordò delle parole del piccolo signor Buio.
Passò il giorno come sempre ma quando arrivò il momento che il sole lasciasse il posto alla luna non accadde nulla. Il sole rimase al suo posto, fermo e luminoso. Il bambino si sentiva un pò confuso aveva sonno ma fuori era giorno e tutto sembrava bloccato nella luce.
Fù cosi per tutti i giorni successivi e il bimbo senza il buio, anche se aveva sonno, faceva fatica a dormire. Si addormentava e si risvegliava e si sentiva stanchissimo.
Un giorno sconsolato e stanco disse:“Caro signor Buio ma quando torni? Come vorrei che tu tornassi”.
PATAPUF ricomparvè il batuffolo nero ma questa volta con voce dolce disse: “Hai capito perchè esiste il buio? Con il buio ci si riposa per il giorno successivo. Il buio è importante quanto il giorno. Non nasconde nulla ma culla il tuo sonno e i tuoi sogni.”
Il bimbo annuì e disse: “Ti prego torna a darci riposo. Abbiamo bisogno di dormire. Non avrò più paura di te da oggi in poi.”
Il buio PATAPLUF tornò a colorare di nero le ore notturne e da quel momento i bambini non ne ebbero più paura.
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