La tenera storia del signor G. Con il tono garbato e le sue illustrazioni ironiche, vicine a quelle dei fumetti (e con il protagonista che ricorda per certi aspetti Gustavo, indimenticato cartoon ungherese), Gustavo Roldan ci propone una storia in cui un piccolo gesto contribuisce a cambiare il mondo che ci circonda: risultato non da poco, nel suo mondo, un paesino piantato in mezzo al deserto privo di colore. E neanche nel nostro mondo! (ci piace anche perché ci fa ripensare ad un altro signor G, che ha cercato di cantare e cambiare il mondo che gli stava intorno). Per lettori dai 4 ai 7 anni
Il signor G, Gustavo Roldan, La nuova frontiera
Il signor G. abita in un piccolo villaggio nel bel mezzo del deserto, dove nulla accade, nulla cresce, tutto sembra essere definitivamente immobile. Finché, un giorno, il signor G. ha una stramba idea. Anzi, un’idea folle: piantare un fiore nel deserto per portare un po’ di musica in un posto troppo silenzioso.
I saggi vicini sanno bene che nel deserto non crescono fiori, e che i fiori non fanno musica, perciò il signor G. deve essere davvero pazzo. E invece, grazie alle sue mille cure, nasce un fiore meraviglioso che attrae tantissimi uccelli e questi, con il loro canto, portano musica e allegria agli abitanti del villaggio.
Il libro, con le sue illustrazioni ironiche e giocose, nasconde un messaggio importante: il gesto del signor G., all’apparenza disperato, mette in atto una piccola rivoluzione civile che porterà il villaggio a un cambiamento inatteso e gradito, perché a volte anche i sogni possono diventare realtà.