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Il Signor Testa Tonda e i nastrini dolci di sfoglia

Da Saramartina21
Il primo giorno perse le monete.Il secondo le banconote.Il terzo perse il cuore.Il quarto perse se stesso. In quella stanza verde si rese conto che ormai al mondo erano rimasti in due.Lui e il suo fallimento.Anzi in tre.Bisognava anche contare il suo amatissimo nemico:il computer.E accanto al computer il suo portafoglio.Vuoto.Vuoto come il suo frigorifero d'agosto,vuoto come il tubetto del dentifricio,vuoto come quella sua testa tonda tonda."Potrebbe conquistare il mondo questo ragazzo se solo lo volesse,se solo si impegnasse".Questa la litania dei colloqui con gli insegnanti.Tutti,nessuno escluso.Se solo....Quanto odiava quelle due paroline.Ma poi questo mondo perchè lo doveva conquistare?Lui non voleva nulla.Desiderava trascorrere la sua vita semplicemente seduto davanti quel monitor e comprare.Si,comprare.Aveva affinato la sua abilità nel corso degli anni,cosa pensate?anche se ,a guardare bene la questione, la sua abilità era proporzionalmente inversa al suo conto in banca.Più quella cresceva più diminuivano le poche sostanze che aveva a disposizione.Ma erano dettagli,quelli inizialmente.Anche perchè...anche perchè ad un certo punto davanti quella testa tonda tonda era apparsa lei.Teodora,lunghe gambe e gran portafoglio.Sia ben chiaro però,lui se ne era innamorato.Che non venga in mente a nessuno di affermare il contrario.Tutto era bello in lei,gambe occhi e appartamenti di proprietà sparsi in ogni dove. ”Ahhhhhhhh” pensava nella sua testa tonda tonda” tutte dovrebbero prendere esempio dalla mia Teodora.gambe,vitino da vespa e dichiarazione dei redditi stellare” Teodora non gli faceva mancare nulla .Mica era avara la ragazza e in fondo era innamorata anche lei.Ci teneva al suo testone amatissimo.Lo coccolava,lo viziava...solo che ad un certo punto aveva trovato un po' strano il fatto che in casa ci fossero otto lettori dvd,undici televisori al plasma,computer anche nella credenza della cucina e tre ciotole per gatti.Ecco,proprio le ciotole furono la pietra dello scandalo.Poteva passare sopra a tutto e ritenere normale che in una casa seppur grande ci fossero lettori,televisori in abbondanza (rispondeva sempre con un'alzata di spalle quando sua madre le faceva notare che era una cosa un po' bizzarra a meno che non avessero in previsione di farsi clonare e la genitrice non lo consigliava di certo per una questione di stile ed eleganza).Ma le ciotole per gatti no.A lei i quadrupedi in generale non piacevano,di nessun tipo.Poteva tollerare solo il suo testone quando si metteva carponi in camera da letto e faceva il verso del bue tibetano ...questa cosa le piaceva cosi tanto!!!Ma quelle ciotole per lei erano una minaccia,di quella cupe,di quelle che ti fanno tremare.La nostra Teodora trascorse otto giorni e otto notti a piangere.E poi prese la decisone.”Lo lascio,prima che arrivino i gatti”. E testa tonda si ritrovò solo.Nei due giorni precedenti l'addio aveva perso tutto,monete,banconote.A stento aveva i soldi per il caffè.Quel giorno perse il cuore,l'amore. La fine di un matrimonio scritta su un post-it “Mi hai deluso,me ne vado.E' finita per sempre.” Pianse.Pianse lacrime miste come un'insalata.Un po' d'amore,un po' di nostalgia per la perdita delle cosce lunghe di Teodora,un po' di abbandono e un po' di fame perchè erano due giorni che mangiava ghiaccio raschiato dal freezer.Confortante d'estate ma non a gennaio inoltrato. Ed ora era lì,nella camera verde dove svolgeva il suo lavoro di semplice e annoiato impiegato. “Se solo Teodora non mi avesse lasciato” Se solo...di nuovo quelle due paroline.Ed era lì fermo ad aspettare che arrivasse quella sensazione cosi familiare ed imbarazzante di prurito nei posti più impensati.Eccola,ora arriva..ora mi gratto...E invece nulla. Se solo,se solo..Ad un certo punto lo urlò a gran voce,svegliando quel poverino del geometra Consoli che veniva in ufficio per dormire “perchè a casa c'è mia moglie e sopportarla mi toglie tutte le energie” L'urlo fece spalancare gli occhi anche a lui.Occhi che teneva sempre a mezz'asta come una bandiera stanca.Blu,blu erano quegli occhi,Mica male.E la sua testa sembrava anche meno tonda. Se solo si impegnasse un po' di più,dicevano tutti.E lui non lo aveva mai fatto.Non perchè non avesse smanie da Guglielmo il Conquistatore.Lui lo voleva quel pezzo di mondo da conquistare.Avrebbe voluto fare il poeta,l'astronauta o l'attore di film porno perchè no?ma la paura era stata la sua fedele compagna.La rinuncia,la paura di fallire.E allora aveva preferito abbassare i suoi meravigliosi occhi blu per non vedere più lo splendore della luce,le lotte per avere una esistenza degna di esser vissuta.E si era seppellito tra un computer,una carta di credito e mille acquisti per colmare un vuoto profondo come una vita. E Teodora?Gambe lunghe si ma cuore avvizzito come i limoni quando te li dimentichi sul fondo del frigo.Perchè l'amore,pensava Testa Tonda,è anche aiutare e salvare l'altro da se stesso. Come aveva fatto sua madre con suo padre quando con l'amore e la passione lo aveva sottratto alle promesse di una bottiglia di vino Sulla scrivania ,accanto al post-it di Teodora,un altro.Un po' stropicciato,un po' unto.Glielo aveva dato la ragazza della friggitoria.Una chiacchiera oggi,una chiacchiera domani e lei gli aveva dato un numero di telefono. Il numero di uno di quei dottori che curano l'anima o forse le idee,o forse tutte e due..Giornate memorabili quelle.Aveva perso monete,banconote,cuore e se stesso. Nella testa la voglia di farcela,di smettere di comprare oggetti per sentirsi forte e negli occhi lo splendore di un nuovo e invincibile amore:
quello per se stesso.
E poi non dite che in vacanza non lavoro!!^_^ per compensare il racconto lungo ricetta breve e di una facilità demenziale. Questo è il dolce che mia suocera prepara quando ha ospiti improvvisi!
Nastrini dolci di sfoglia
1 confezione di pasta sfoglia zucchero di canna in abbondanza 1 cucchiaio di cannella
Prendere un rotolo di pasta sfoglia e aprirlo per bene.Spargere sulla superficie zucchero di canna e cannella.Lo zucchero deve essere bello abbondante in maniera tale da ricoprire interamente la superficie Dividete in due parti per la lunghezza la sfoglia.Prendete la prima metà e arrotolatela dal lato lungo.A questo punto con un coltello tagliate la striscia arrotolata in tanti piccoli pezzetti.fate cosi anche per l'altra striscia. mettete su una placca da forno e cuocete a 200 gradi per quindici minuti.Tutto qui?Semplice vero?ma di un buono!!!
Il Signor Testa Tonda e i nastrini dolci di sfoglia


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