Citando una canzone punk: “l’unico fantasy che farei leggere ai miei figli”. E’ rimasto qualcosa da dire, su quest’opera, che non sia già stata detta? Forse no, ma anche l’elaborazione personale di contenuti già noti è degna di interesse, e l’opera di Sir John Ronald Reuel Tolkien ne è appunto un illustre esempio.
Da bravo alchimista medievale, molte sono le fonti da cui ha attinto per tessere questa narrazione straordinaria. A maggior ragione questo discorso è valido anche per Peter Jackson, cineasta australe dalle sembianze da hobbit che, contro tutte le previsioni e con grande coraggio, ha preso in mano l’opera di J.R.R.T. ricavandone un’imponente trilogia cinematografica («Lessi il libro quando aveva 18 anni e la prima cosa che pensai fu: “Non vedo l’ora che ne traggano un film”. Ho atteso questo momento per 20 anni». P.J.).
Lungi dall’essere la perfetta/pedisseque riproposizione delle pagine del libro, la trasposizione jacksoniana ha un bilancio finale estremamente positivo, ripagando (in tutti i sensi) il cast tecnico e artistico dell’impresa compiuta.
Ed è quindi con inguaribile spiritico fan/pop che ho ceduto al consumistico impulso da’acquisto di questa sontuosa extended edition in blu-ray, raro esempio di oggettino da collezione nel quale il costo si associa a una valenza artistica, oltre che documentale.
Avere in mano questa lussuosa confezione mi riporta ai tempi in cui ho sfogliato e letto per la prima volta il libro di Tolkien, ricostituendo e ridando senso a un collegamento esperienziale che non potrebbe essere più ricco di dettagli ed eventi, personali e non.
Il cofanetto delle meraviglie contiene la bellezza di 6 blu-ray e 9 dvd, per un totale di 15 dischetti, interamente dedicati alla Terza Era della Terra di Mezzo. I tre film in HD mostrano tutto il loro splendore, grazie a una riconversione finalmente all’altezza dell’opera in questione. Come è logico che sia La Compagniadell’Anello (2001) è la pellicola che mostra di più i segni del tempo, con delle lievi discromie e cali di qualità, comunque abbondantemente arginati dalle scene extra incluse nel montaggio, che danno un quadro ancora più completo della trama, nonché degli sforzi compiuti nella messa in scena.
Queste positività si ribadiscono a maggior ragione nei due lungometraggi seguenti, in un apoteosi narrativa, artistica, metatestuale e tecnologica con pochi precedenti.
I 9 dvd (3 per ogni film) rappresentano invece un completo corpus appendicolare, che sviscera ogni possibile elemento della trilogia firmata da Peter Jackson, dai momenti dell’ideazione alla pre-produzione, gli allestimenti tecnici, il dietro le quinte del girato, la post-produzione e l’effettistica digitale. In questi documentari hanno occasione di apparire tutti i numerosi artisti, tecnici, collaboratori, che hanno contribuito a materializzare su pellicola il complesso universo tolkeniano, chiarendo molte perplessità sorte in sede di prima visione e aumentando ancor di più la stima per quanto sono stati in grado di realizzare.
Tutto ciò non fa che riscaldare il mio entusiasmo per la prossima scommessa di Peter Jackson, quello Hobbit che, stando alla più recenti informazioni, dovrebbe uscire proprio quest’anno (la prima parte, Un Viaggio Inaspettato, il 14 dicembre), con molte gradite riconferme nel cast. L’hype sale alle stelle, mentre mi reimmergo nel mondo della Terra di Mezzo, comodamente cullato dall’alta risoluzione.
Un must, buy-or-die per tutti i tolkeniani, passati e presenti, che si rispettino.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake